Mariangela Caldirola se n'è andata, aveva 103 anni. Aveva sposato il notaio Donegana
In tanti la ricordano con affetto. Mercoledì, alle 15, verranno celebrati i funerali in chiesa parrocchiale.
Oggiono saluterà per l'ultima volta oggi, mercoledì 30 agosto 2023, Mariangela Caldirola in Donegana. La donna aveva 103 anni e nel 2020 aveva festeggiato in grande stile il traguardo del secolo di vita.
Mariangela Caldirola se n'è andata, aveva 103 anni. Aveva sposato il notaio Donegana
Mariangela Caldirola, sposatasi con il notaio Donegana nel 1944, aveva celebrato i 100 anni nella sua villa settecentesca a Oggiono. Un'occasione davvero speciale che aveva riunito tutta la famiglia, a partire dai figli Pierluigi, Giulio e Italo che ne hanno annunciato la scomparsa nella giornata di ieri, martedì 29 agosto 2023, "con infinita tristezza".
Nata a Milano il 16 luglio 1920, Mariangela ha trascorso in zona Porta Vittoria tutta l’infanzia e la giovinezza, per poi spostarsi a Revellino, frazione di Colle Brianza: da qui quotidianamente si recava in treno, durante il periodo bellico, a Pavia per frequentare l’università dove si è laureata in Farmacia. Trasferitasi a Oggiono dopo il matrimonio, ha affiancato il marito nella conduzione dello studio notarile.
Mariangela era appassionata di teatro: lei stessa è stata attrice dilettante in una filodrammatica negli anni milanesi. Ma non solo, perché un'altra sua grande passione erano i viaggi. Nel corso della sua lunga vita ha infatti girato per il mondo, spinta dalla curiosità e dall’interesse per l’arte, la cultura e la natura.
Tanti ricordano Mariangela Caldirola con affetto
Una grande famiglia, la sua, molto amata e conosciuta a Oggiono. In tanti, adesso, la ricordano infatti con affetto, a partire dai social dove l'anziana aveva tra l'altro il suo profilo personale. Tra questi Claudio Ravasi, che la conosceva personalmente e ha affidato al gruppo Facebook "Sei di Oggiono se" un commovente ricordo:
La Sciura Dunegana ci ha lasciati. 103 anni un bel traguardo. Abitando vicino a casa mia me la ricordo sempre molto elegante e sorridente quando, o solo o con i mie genitori la incrociavamo in via Parini. Una vera Signora. Il più giovane dei suoi figli, Italo ha un paio di anni più di me e negli ultimi tempi ci siamo anche frequentati, molto di più di quando eravamo ragazzi e mi teneva informato, visto l'età di come stava la mamma. Mentre scrivo però mi ricordo un episodio che successe moltissimi anni fa.
Spesso quando giocavamo al pallone all'oratorio, proprio davanti al giardino dei Donegana c'era sempre qualcuno che con un tiro maldestro buttava la palla dall'altra parte della strada, finendo appunto nel loro parco. Difatti nel gergo oratoriano era uso comune che se qualcuno faceva qualche tiro sbilenco e buttava la palla fuori campo, in coro si urlava, Doneganaaaaa. Ricordo che un giorno toccò a me andarla a riprendere. Un po' intimorito entrai dal cancello e mi trovai la Signora che con un sorriso mi restituì il pallone e mi disse: Ma tu non sei il nipote del giardiniere dell'avvocato Grassi?
Con lo stesso sorriso le auguro buon viaggio.