Lutto

L'alpino Carluccio è andato avanti

Cordoglio a Calolziocorte, Carlo Vertemati è scomparso a 65 anni

L'alpino Carluccio è andato avanti
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L'alpino Carluccio è andato avanti e nel pomeriggio di oggi, sabato 29 luglio 2023, i familiari e le Penne nere di Calolziocorte lo saluteranno per l'ultima volta.

L'alpino Carluccio è andato avanti

"L’alpino Carluccio è andato avanti. Dio del cielo, Signore delle cime, lascialo andare per le tue montagne”. È con le parole della nota canzone di Bepi De Marzi che il Gruppo Alpini Pippo Milesi di Calolziocorte ha annunciato la scomparsa dell’amico e compagno Carlo Vertemati, 65 anni, deceduto nella giornata di ieri, venerdì 28 luglio, a causa di una malattia.
Uomo molto conosciuto e apprezzato in città per la sua assidua presenza sia all’interno dell’oratorio come volontario che durante le varie iniziative organizzate dalla Penne Nere calolziesi, da circa un anno era alle prese con una dura battaglia contro un brutto male che lentamente lo ha strappato all’affetto dei suoi cari e di tutti gli amici. Dopo un periodo che lo aveva visto ricoverato presso l’hospice “Il Nespolo” di Airuno, l’alpino era stato trasferito alla Rsa Madonna della Fiducia di Calolzio dove è spirato, a seguito di un peggioramento delle sue condizioni di salute.

"Era una persona disponibile. Lascia un vuoto difficile da colmare"

“Carlo era una persona molto disponibile, - ricorda l’amico e vicepresidente del gruppo alpini Valentino Mainetti - sempre presente e che non ha mai fatto mancare il suo contributo al Gruppo. Negli ultimi tempi, nonostante la malattia non ci ha mai abbandonato, e ci ha continuato a dimostrare il suo attaccamento a noi. Sentiremo molto la sua mancanza perché era un Alpino molto attivo. Per tutti è sicuramente una grande perdita, un vuoto che sarà difficile da colmare”.
Riservato, schivo e dal carattere un po’ burbero, nel silenzio Vertemati sapeva sempre trovare il modo di farsi voler bene dispensando rari, ma molto sinceri, sorrisi alle persone che incontrava sulla sua strada che percorreva nella sua riservatezza ma sempre con il suo amato cappello da alpino sulla testa.

"La sua scomparsa ci addolora moltissimo"

“Di lui ricordo il suo essere riservato - racconta l’assessore calolziese Cristina Valsecchi - e allo stesso tempo dolce e sincero. Bisognava fare molta fatica per strappargli un sorriso ma col tempo, siamo riusciti a sgretolare quella corazza e a conquistare la sua fiducia. Era una persona solare, che anche io ricordo sempre molto presente nei tantissimi eventi organizzati in città. La malattia purtroppo l’ha portato via e questo, sicuramente ci addolora moltissimo”.
Non sono solo gli Alpini, ma anche i più giovani, a voler far sentire la propria vicinanza alla famiglia Vertemati: per anni infatti Carlo ha lavorato come bidello, prima all’Liceo Scientifico G.B. Grassi di Lecco e, negli ultimi tempi prima della malattia, anche all’Istituto Rota di Calolziocorte.
Per tutti semplicemente “Carluccio” o “Carletto”, solamente due anni fa aveva perso la mamma, la maestra Piera Ferrari, conosciutissima catechista in Parrocchia e memoria storica della frazione Cornello.

L'ultimo saluto oggi nella chiesa Arcipresbiteriale di Calolzio

Carlo Vertemati lascia il fratello Franco con Raffaella e i nipoti Paolo, Silvia e Anna, ma anche i suoi amici Alpini e tutti quelli nel tempo hanno imparato a volergli davvero bene. L'ultimo saluto gli verrà tributato oggi, sabato 29 luglio, alle 15, nella chiesa Arcipresbiterale di Calolzio, la stessa dove per anni ha prestato servizio come lettore. Al termine delle esequie, il feretro proseguirà poi per la cremazione.

Luca De Cani

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