Fatture false: tre lecchesi indagati
A finire nei guai sono stati un 54enne di Lecco, un ballabiese classe 1981 e un uomo di 64 anni residente a Perledo.
Sono tre i lecchesi coinvolti nell'operazione condotta dai Finanzieri del Comando provinciale di Como che hanno sequestrato in via preventiva beni per 1 milione e 76.315 euro. Otto in tutto gli indagati per fatture false, o per meglio dire che dovranno rispondere all'accusa emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Fatture false: tre lecchesi indagati
A finire nei guai sono stati un 54enne di Lecco, un ballabiese classe 1981 e un uomo di 64 anni residente a Perledo.
Indagati anche due valtellinesi, un uomo di 61 anni di Cosio Valtellino e una donna di 47 anni di Dubino. E ancora, coinvolti un 67enne San Zenone al Lambro in provincia di Milano e due comaschi, un 60enne con casa a Monguzzo e un 57enne di Dongo.
Fulcro dell'operazione sulle fatture false una società dell'Alto Lago con sede a Dongo
Le indagini sono iniziate con una verifica fiscale eseguita dal Nucleo di Polizia Economico-finanziaria guidato dal comandante Valentina Giambastiani. Alla società che opera nel settore degli idrocarburi, è stata contestata l’indebita detrazione dell’Imposta sul Valore Aggiunto nel contesto di false operazioni di acquisto di cemento e prodotti per l'edilizia.
Ma in che modo agiva?
Secondo gli investigatori delle fiamme gialle avrebbe utilizzato diverse società cartiere italiane e anche una società svizzera compiacente. E non per un breve periodo.
Sono infatti 32 capi di accusa mossi nei confronti degli indagati per fatti compiuti tra il 2016 ed il 2021 che per altro hanno coinvolto anche società lecchesi e milanesi.
Contestualmente al Decreto emesso dal Tribunale di Como su richiesta della Procura della Repubblica Lariana sono stati preventivamente sequestrati tre immobili per un valore complessivo di oltre 200mila euro, ma anche quote societarie e contanti depositati su diversi conti corrente per oltre 380mila euro.