cRISI CLIMATICA

Disastro in Lombardia: chiesto lo stato di emergenza

"Ad oggi risulta una prima stima di oltre 41,4 milioni di euro di cui 24,7 per il comparto pubblico e 16,7 per il comparto privato, ma mancano ancora le segnalazioni degli eventi degli ultimi giorni e di quelli in corso".

Disastro in Lombardia: chiesto lo stato di emergenza
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Il  governatore della Regione, Attilio Fontana, ha formalizzato al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ai ministri competenti e al capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, la richiesta del riconoscimento dello stato di emergenza di rilievo nazionale per la Lombardia. L'atto fa riferimento "agli eventi meteorologici avversi di significativa intensità che hanno causato danni intensi e dissesti in vari territori provinciali, a cui si aggiungono quelli in corso anche in queste ore".

Disastro in Lombardia: chiesto lo stato di emergenza

Il governatore nel motivare la richiesta spiega come "nei territori interessati sia pienamente operativa la struttura sistema regionale di protezione civile" coordinata dall'assessore alla Sicurezza e Protezione Civile, Romano Maria La Russa, "per gli interventi necessari all'assistenza alla popolazione e la rimozione del materiale che ha invaso le strade, i centri urbani e coinvolto edifici pubblici e privati e per l'attivazione delle prime misure per il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture strategiche".

Milioni di euro di danni

"Ad oggi - scrive Fontana - risulta una prima stima di oltre 41,4 milioni di euro di cui 24,7 per il comparto pubblico e 16,7 per il comparto privato, ma mancano ancora le segnalazioni degli eventi degli ultimi giorni e di quelli in corso".

 

"Per il primo periodo dal 3 al 7 luglio, particolarmente colpiti risultano i territori delle province di Bergamo, Como, Lecco e Mantova, e in misura minore anche le province di Brescia, Monza Brianza, Città Metropolitana di Milano e Varese. I danni sono stimati in 19,5 milioni di euro, di cui 12 relativi al comparto pubblico e 7,5 per danni a privati ed attività economiche e produttive".

"Per il secondo periodo, dall'11 al 14 luglio risultano particolarmente colpiti i territori delle province di Brescia, Como e Varese, e in misura minore anche le province di Bergamo, Lecco e Sondrio. I danni sono stimati in 21,9 milioni di euro, di cui 12,7 relativi al comparto pubblico e 9,2 per danni a privati ed attività economiche e produttive".

"Per il terzo periodo dal 15 al 21 luglio, particolarmente colpiti risultano i territori delle province della Città Metropolitana di Milano, delle province di Monza Brianza, Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova. I comuni stanno ancora caricando i dati sul sistema regionale Ra.S.Da e sono in corso isopralluoghi dei funzionari degli UTR per verificare le segnalazioni".

Conta dei danni destinata ad aumentare

"Visti gli eventi meteorologici attualmente in corso anche in questi giorni - conclude il governatore - la stima dei danni proseguirà nei prossimi giorni ed è, purtroppo, destinata ad aumentare".

L'ordine del giorno del Pd sullo stato di emergenza

Lo stato di emergenza per crisi climatica e interventi diretti e immediati a sostegno degli enti pubblici, delle imprese, dei cittadini e dell’intero comparto agricolo è stato chiesto attraverso un  ordine del giorno all’assestamento di bilancio dal Gruppo regionale del Pd.

I dem hanno cgiesto a Fontana e al centrodestra "di attivare tempestivamente un sistema di ricognizione dei danni più confacente alla necessaria risposta al ripetersi di stati di emergenza e in particolar modo al continuo ripetersi di eventi estremi; di stanziare in via urgente le risorse, sia in forma diretta che in anticipo su quelle da richiedere al Governo, necessarie a sostenere le imprese e gli enti locali. In particolare, attivando un piano straordinario di sostegno specifico per il settore agricolo, anche tramite Finlombarda, uno destinato ai comuni, soprattutto medi e piccoli, uno per il comparto produttivo non agricolo delle piccole medie e imprese, già in difficoltà economica a causa degli aumenti. Inoltre, si impegna la Giunta a valutare la possibilità di stanziare risorse dedicate a sostenere i danni extra-ordinari subiti dalla cittadinanza tramite criteri Isee e di attenzione alle fasce più fragili".

"Trombe d'aria mai viste"

“Anche il presidente Fontana ha riconosciuto che si è trattato di ‘trombe d'aria mai viste’, ammettendo finalmente che gli eventi estremi di questi giorni, e degli ultimi anni, sono conseguenza del cambiamento climatico – sottolinea il consigliere lecchese del  del Pd Gian Mario Fragomeli –. Ci auguriamo che da questa presa di coscienza scaturisca qualcosa di utile per la nostra regione, per le imprese, per le colture e per i cittadini, alle prese con danni enormi. Per questo, tra gli ordini del giorno presentati in occasione dell'assestamento di bilancio, ne abbiamo depositato uno per chiedere di dichiarare lo stato di emergenza climatica e mettere in campo gli strumenti che la Giunta regionale ha a disposizione, come Finlombarda, per andare incontro alle esigenze di aziende, agricoltori ed enti locali. Il concetto dell’ ‘è sempre stato così’ non è più adeguato. E adesso c'è l'occasione di dimostrarlo, passando dalle parole ai fatti”.

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