Diario gratis ai bambini di Lecco: inizativa bella, ma con qualche pagina... stropicciata
"Insomma va pur bene un diario ma c'è una biblioteca di possibilità da consultare prima per calmierare davvero i costi alle famiglie, soprattutto se nel contempo gli hai aumentato le tasse"
Cara Prima Lecco
Anche quest'anno il Comune, con propria Delibera di Giunta, la n.177 del 6 luglio, ripropone per i 3 Istituti comprensivi della Città la distribuzione gratuita del Diario scolastico. Lo scopo, esplicitato in Delibera, è il sostegno alle spese scolastiche delle famiglie. Una parte dei costi di realizzazione - 2,44€ a copia per circa 3000 studenti - infatti, è sostenuta dal Comune, l’altra da sponsor tramite la Casa editrice che, piccola nota a margine, non è proprio perfetta come cosa, il Comune, noi, potremmo alla fine sostenere più la Casa Editrice che le famiglie stesse.
L’idea Diario pur buona ha delle pagine stropicciate che, invece, è bene spiegare.
- La prima pagina stropicciata è che è sì un contributo alle famiglie, come rimarca l’Assessora Durante, ma non va dimenticato, mai, che alle famiglie, anche le più fragili, proprio il Comune ha contemporaneamente aumentato sia l’Irpef, più che raddoppiandola, e, solo per stare nel campo scuola, sempre anche alle famiglie più fragili, la mensa del 25%. Tutti i giorni.
Sai quanti diari in libera scelta potevano comprarsi?
E’ comprensibile poi che se regali un diario non puoi fare una differenziazione in base ai redditi ma per evitare, come sta succedendo, che le famiglie più fragili paghino un po’ di diario anche a quelle più ricche oltre a pagargli già il bus per i figli under 19, si trovino soluzioni differenti e reali di sostegno.
- La seconda pagina stropicciata in fondo è la più importante perché se spiegata aprirebbe a una visione di sostegno reale e ben più ampio di un Diario.
Ed è quella dove il Comune in accordo con le sue Scuole promuova lo sviluppo del “book in progress” garantendo alle stesse, strumenti, tempo e risorse così da dotare gli studenti di libri autoprodotti dai propri professori evitando inoltre la vergogna di libri che van cambiati magari solo perché la casa editrice ha spostato l'ordine degli esercizi. Sullo stesso filo logico promuovere e sostenere istituzionalmente il “mercatino del libro usato” e, ancor prima, la scelta di più classi e scuole dello stesso libro o più libri “facendo cartello” o “gruppi d’acquisto” multi-scuola avendo così un peso specifico maggiore nella contrattazione all'acquisto con la casa editrice, con poteri di prezzo oggi senza ostacoli. Sperimentare diffusamente il “Comodato d’uso gratuito” dei testi attraverso l’interessamento e la garanzia diretta di scuola e Comune è un'ulteriore opzione.
Insomma va pur bene un diario ma c'è una biblioteca di possibilità da consultare prima per calmierare davvero i costi alle famiglie, soprattutto se nel contempo gli hai aumentato le tasse
Paolo Trezzi