Le voci delle Alpi: arte, natura e grande musica in Valsassina
Sabato 8 luglio una festa della cultura alpina a Casargo
Una festa della cultura alpina fra natura, arte, musica e prodotti locali: è il programma dell’iniziativa Le voci delle Alpi, promossa dalla Provincia di Lecco all’interno del progetto Interreg VoCaTe. Le voci della terra: ricordare è il futuro, che si terrà sabato 8 luglio a Casargo in Alta Valsassina.
Le voci delle Alpi: arte, natura e grande musica in Valsassina
La giornata si aprirà alle 10.30 nella sala civica del Comune di Casargo con la Tavola rotonda Il passato è il futuro: conservazione, valorizzazione, sviluppo del patrimonio immateriale in Valsassina, con l’intervento di Valter Colli, Luca Fiocchi, Flavio Giacchero, Massimo Pirovano e degli amministratori del territorio.
A seguire, durante tutta la giornata, ci si troverà immersi nella tradizione seguendo un itinerario di grande suggestione ambientato nelle frazioni di Indovero e Narro. Lungo i sentieri dell’area, cantori e musicisti allieteranno le passeggiate dei visitatori, in un contest di canto spontaneo che renderà omaggio alla tradizione musicale locale. Cascate e boschi rigogliosi, punteggiati da cascine e umili edicole votive, sono lo scenario che avvolge l’intero percorso.
Dal santuario della Madonna di Pomaleccio alla chiesa di San Martino adagiata nel bosco, alla cappella di Santa Brigida, si percorreranno sentieri e antiche mulattiere per scoprire, a ogni tappa, la ricchezza della cultura musicale delle Alpi con gruppi vocali e strumentali di grande livello: cantori e musicisti provenienti da Premana, dalle Valli di Lanzo in Piemonte e dalle Valli bergamasche, insieme alla celebre Banda Alpina e alla sorpresa del Kalimera, un gruppo che fa rivivere la tradizione delle piccole bande che suonavano marce e ballabili presso le osterie dei paesi.
Attraversando le due frazioni, ricche di scorci preziosi, si arriverà a scoprire l’incredibile: una vigna di montagna, situata a oltre 800 metri d’altezza, l’unica esistente in Valsassina, dove nessuno aveva mai pensato si potesse vinificare. Una scommessa divenuta realtà, che i visitatori potranno valutare assaggiando e acquistando l’IndoVino, il vino di Indovero.