Ieri sera

Violenza di genere, lavorare sulle tre A: Adolescenti, Ascolto e Arte

Necessario insegnare ai figli ad esprimere le proprie emozioni.

Violenza di genere, lavorare sulle tre A: Adolescenti, Ascolto e Arte
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Violenza di genere: questo il tema dell'incontro, organizzato da Appello per Lecco e patrocinato da Areu Lombardia, che si è svolto nella serata di ieri, martedì 6 giugno 2023, a palazzo Falck. Durante la serata si è cercato di scavare a fondo affrontando le contromisure per combattere questo fenomeno attraverso le tre A: Adolescenti, Ascolto e Arte.

Violenza di genere, lavorare sulle tre A: Adolescenti, Ascolto e Arte

Moderatrice dell'incontro è stata Maria Luisa Reatti, responsabile del progetto per Appello per Lecco.

Ha aperto la serata il presidente di Appello per Lecco Rinaldo Zanini, che ha affermato la necessità di piccole azioni quotidiane per contrastare la violenza.

Riflettere sul tema della violenza sulle donne attraverso l'arte

E' toccato all'assessore alle Pari Opportunità e professoressa di storia dell'arte Renata Zuffi il compito di affrontare il tema calandolo in diverse opere d'arte, dall'antichità all'avanguardia contemporanea, partendo dall'Afrodite Cnidia che si copre - tutti pensano per vergogna - mentre invece perchè, rappresentando l'ideale di bellezza, non può essere vista dai comuni mortali che altrimenti impazzirebbero. Un altro esempio portato è stato "Il bacio" di Klimt: l'assessore Zuffi ha detto che"in 27 anni di insegnameto ho sempre chiesto ai ragazzi se a loro sembrasse un bacio consensuale o meno (in Klimt la questione è aperta) e, col passare degli anni, sempre più studenti affermano il contrario, mentre prima quasi tutti concordavano nel dire che lo fosse Questi due esempi ci mostrano che, a seconda della nostra sensibilità, del nostro background socio culturale e dei pregiudizi, tendiamo ad interpretare in modi diversi"

L'assessore Zuffi ha anche evidenziato che ci sono troppe sole donne che si mobilitano per questa tematica, mentre dovrebbe esserci un pari numero anche di uomini.

Si è poi passati ad un'opera d'arte contemporanea, che rappresentava una donna volutamente imperfetta, a sottolineare il fatto che l'Afrodite Cnidia rappresentava un esempio di perfezione ideale, mentre noi, che non siamo perfetti, dobbiamo recuperare il valore dell'imperfezione non come bruttezza ma come finitezza.

Fondamentale insegnare a esprimere le proprie emozioni

La parola è passata poi a Serena Tamburini, psicologa e psicoterapeuta all'istituto Maria Ausiliatrice di Lecco, dove è chiamata la "maestra delle emozioni", che, attraverso l'esempio di Cenerentola, ha spiegato quanto sia importante riconoscere i propri bisogni e le proprie emozioni e saper dire di no quando qualcuno supera il nostro confine e viene verso di noi in un atteggiamento che non è di dialogo. Come insegna Cenerentola, coraggio e gentilezza sono due armi che dobbiamo lasciare ai bambini per poter affrontare la vita nel modo giusto.

"E' fondamentale insegnare ai bambini, soprattutto ai maschi - ha spiegato la psicologa - ad esprimere ciò che si prova, a comunicare le proprie emozioni".

Tamburini ha poi spiegato che l'invidia è il sentimento alla base del narcisista, che ragiona secondo la logica "tu hai qualcosa che io non ho, quindi ti distruggo".

"Spesso diciamo ai bambini che la vita è severa e dura, quindi servono delle prove da superare, ma se noi continuiamo a pretendere da loro di dover sempre essere all'altezza delle aspettative, succederà che una ragazza resterà in una relazione violenta perchè pensa di meritarselo, invece dobbiamo crescere dei bambini che si vogliano bene, che siano consapevoli e autonomi".

Prima dell'ultimo intervento, c'è stato poi un momento commovente tenuto da Arturo Fracassa, attore e cantautore che collabora con Enaip, ha letto la poesia "Sono rinato", tratto dal libro "Lettere d'amore stonate", componimento che ha scritto ispirato dalla storia personale che un giorno uno studente gli ha confidato, una storia di riscatto. Arturo ha poi cantato una canzone, che è diventata anche protagonista di un progetto sostenuto dal Comune di Lecco e nel cui videoclip gli attori sono proprio gli studenti.

Poesia e vert art come mezzi per aprirsi agli altri

Luciarosa Olivadoti, referente Asst Lecco, ha concluso la serata portando prima alcuni dati riguardo all'ospedale di Lecco e di Merate e poi parlando di poesia visiva e Vert Art, come mezzi per esprimere le proprie emozioni.

Nel 2021 i casi di violenza sulle donne sono stati 184 all'ospedale di Lecco e nel 2022 189: siamo intorno ai 200 casi, tuttavia questi non sono i numeri reali: come ha spiegato Olivadoti, esiste anche la violenza assistita, anche se facciamo fatica a riconoscerla: nel 2022 (dati Istat) il 55% delle donne ha dichiarato che i propri figli hanno assistito a fenomeni di violenza e nel 15% dei casi l'hanno subita.

"Un adolescente deve essere ascoltato - ha spiegato Olivadoti - rientra anche nella carta dei Diritti dall'Onu. Per poter ascoltare l'altro, però, bisogna saper aprire una zona di vulnerabilità: solo così si può entrare in contatto con gli altri. Proprio qui entrano in gioco la poesia visiva e la vent art, che aiutano a liberarsi dal peso della negatività".

Serena Tamburini, Renata Zuffi, Maria Luisa Reatti e Luciarosa Olivadoti

La serata si è poi conclusa con il video di Lorenzo Mattia Pontiggia, un giovane ballerino professionista lecchese, che ha partecipato allo spettacolo "Vittime del silenzio" a Parma, in onore di Maria Virginia Fereoli, che è stata uccisa a 17 anni solo per aver rifiutato un invito".

Infine sono intervenuti Chiara Panzeri, referente dell'istituto Parini, che ha spiegato un progetto in cui i ragazzi hanno assistito a tre rappresentazioni di opere di Shakespear e ha concluso con la frase di Dostoevskij "la bellezza salverà il mondo" e Dario Ripamonti del circolo culturale Angelo Tenchio di Oggiono, che ha parlato della mostra di 40 artiste donne che quest'anno è stata a Lecco, Sondrio e Mantova ed è stata incentrata sulla figura di Ipazia.

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Foto 1 di 2

A sinistra Chiara Panzieri

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A sinistra Dario Ripamonti

 

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