Alla scoperta del perfetto processo di recruiting
Valerie Schena Ehrenberger è stata protagonista dell'ultimo appuntamento del ciclo “Quale sarà il futuro del lavoro? Le sfide che attendono le aziende del nostro territorio”
“Dobbiamo tornare a fare sognare i ragazzi, a fare capire loro che possono avere un futuro sul loro territorio. Noi qui abbiamo un paradiso, dobbiamo raccontarlo e farli sognare perché tutti hanno voglia di fare, ma per attrarli e trattenerli ogni azienda deve avere una strategia”. A parlare, senza mezzi termini, è Valerie Schena Ehrenberger, ceo di Valtellina Lavoro, HR specialist, presidente della Federazione Europea della Ricerca e della Selezione nonché vice presidente di Assoconsult, che è stata protagonista dell'ultimo appuntamento del ciclo “Quale sarà il futuro del lavoro? Le sfide che attendono le aziende del nostro territorio” dal provocatorio titolo “Recruiting. Il perfetto processo di selezione”.
Il video racconto dell'evento
Il perfetto processo di recruiting
Al centro del dibattito che si è tenuto, lunedì 29 maggio 2023, durante un ormai tradizionale pranzo di lavoro al ristorante Le Salette di Verderio Superiore con manager e imprenditori organizzato dal nostro gruppo editoriale Netweek in collaborazione con gli Amici del Giornale di Merate, il processo di reclutamento del personale in un tempo in cui le aziende fanno sempre più fatica non solo a trovare collaboratori qualificati, ma più semplicemente personale.
“Il perfetto processo di recruiting non esiste, non esiste un format funzionale per tutti ma esistono degli accorgimenti che ogni azienda deve conoscere perché il mercato è in continuo mutamento - ha esordito Schena – Attualmente il nostro è un mercato determinato da un mismatch su più fronti: numerico, motivazionale, progettuale e perfino comunicativo tra aziende e potenziali candidati”.
Un processo essenziale quello del reclutamento del personale, che non può più essere demandato ad altri in quanto strategico per il buon funzionamento di una azienda.
“Siamo in un mare mosso e lo sarà sempre di più perché non abbiamo abbastanza giovani - ha aggiunto la titolare di Valtellina Lavoro – E per questo non possiamo più permetterci di non avere un piano di marcia per il tema del recruiting. L'azienda deve avere il timone in mano, ma significa anche che deve sapere dove vuole andare”.
Cosa possono fare le aziende
Tre quindi i capisaldi che ogni realtà imprenditoriale che cerca personale deve tenere a mente prima di gettarsi in un percorso di selezione.
“Oggi è fondamentale prima di tutto conoscere perfettamente il mercato del lavoro, sapere cosa fanno i miei concorrenti, anche quelli nella vicina Svizzera - ha spiegato Schena – Devo avere coscienza di cosa sanno fare e cosa vorrebbero per il futuro i collaboratori che già sono all'interno della mia realtà. E infine devo aver ben chiari in mente i valori della mia azienda ed essere coerente con essi perché soprattutto le giovani generazioni sono estremamente attente a questo aspetto”.
Il pacchetto “hard”, il contratto, è condizione sine qua non:
“Lo stipendio non è più al primo posto tra le richieste di un candidato perché è scontato debba essere di un certo tipo - conclude - Oggi si cercano flessibilità e possibilità di realizzarsi”.