Raduno del Club lecchese Dante Giacosa: un tuffo nel passato
Un tuffo nel passato, che ha suscitato l'interesse di grandi e piccini.

Raduno del Club lecchese Dante Giacosa. È stato un vero e proprio “tuffo nel passato” quello vissuto nella mattinata di oggi, domenica 7 maggio 2023, a Calolziocorte.
Raduno del Club lecchese Dante Giacosa: un tuffo nel passato
L’intera area del Monastero di Santa Maria del Lavello è stata infatti invasa dalle oltre 40 auto d’epoca che hanno scelto di sfidare la pioggia caduta fino alle prime ore del mattino per partecipare al Raduno del Club lecchese Dante Giacosa, organizzato in collaborazione con l'Amministrazione Comunale nell'ambito degli eventi del "Maggio Calolziese".



Il sindaco: "Da appassionato, è per me un onore essere qua"
Ad aprire ufficialmente l’evento, dopo il ritrovo e le foto ricordo di rito, il sindaco Marco Ghezzi (affiancato dal “padrone di casa”, il presidente della Fondazione del Lavello Roberto Monteleone) che ha ricordato nostalgicamente gli anni in cui, di macchine, si occupava per lavoro: “Molto di voi - ha raccontato - non lo sanno, ma prima di fare il sindaco sono stato responsabile per anni delle prove su strada della rivista Quattroruote e con i motori ci lavoravo. Da appassionato è per me un onore essere qui oggi a dare il via a questa manifestazione che porterà un po’ di colore e allegria per le strade della Valle San Martino”.



Un tour panoramico della Valle San Martino
Saliti a bordo dei loro bolidi, i partecipanti al raduno sono poi partiti per un tour panoramico per tutta la Valle San Martino alla volta di Carenno dove, grazie alla locale Pro Loco, è stato organizzato un aperitivo per tutti, prima di fare ritorno per il pranzo sociale al ristorante “Da Felice” a Somasca di Vercurago.
Un successo per tutti, grandi e piccini
Un successo che ha sicuramente fatto riaffiorare piacevoli ricordi del passato nel cuore dei più grandi e suscitato tanta curiosità tra i più piccoli, improvvisamente catapultati in una realtà "d'altri tempi", che forse avevano potuto scorgere solo nelle foto dei loro nonni.
Luca De Cani