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Autonomia differenziata: associazioni lecchesi raccolgono firme contro una proposta "che spacca il Paese"

"E’ un impegno difficile, ma assolutamente possibile, se riusciremo a mobilitare l’interesse delle tante persone che hanno cura della unità della Nazione e della lotta alle diseguaglianze".

Autonomia differenziata: associazioni lecchesi raccolgono firme contro una proposta "che spacca il Paese"
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Autonomia differenziata: associazioni lecchesi raccolgono firme contro una proposta "che spacca il Paese". In campo il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale della provincia di Lecco, costituito da  Anpi, Arci, FLC Cgil, Renzo e Lucio LGBT+ diritti, Udi, Uil Scuola.

Autonomia differenziata: associazioni lecchesi raccolgono firme contro una proposta "che spacca il Paese"

"Ricordiamo alle cittadine ed ai cittadini che rimangono pochi giorni per  la raccolta di firme a sostegno di una proposta di legge costituzionale volta alla modifica dell’art. 116, comma 3, e dell’art. 117, commi 1, 2 e 3 della Costituzione. (link al testo di legge ed ai commenti http://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it/raccolta-firme-proposta-di-legge/") - spiega Roberto Citterio, presidente della sezione Anpi Lario Orientale e referente per il Coordinamento lecchese.

Fino al 30 aprile per firmare nelle modalità tradizionali su moduli cartacei presso i Comuni di Abbadia Lariana, Barzio, Bellano, Calolziocorte, Cernusco Lombardone, Civate, Introbio, Lecco, Lomagna, Mandello del Lario, Merate, Olginate, Osnago, Paderno d’Adda, Pasturo, Taceno e Valmadrera.Fino al 5 maggio attraverso una Piattaforma che consentirà la firma attraverso lo SPID,  dirttamente al link: https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC).

 

"La scelta di lanciare una raccolta di firme a sostegno della proposta si giustifica per il fatto che una recente modifica del Regolamento del Senato della Repubblica assicura che una Proposta di legge di iniziativa popolare, sostenuta da almeno 50.000 firme come la Costituzione prevede, giunga alla discussione in aula - prosegue Citterio -  La crisi sanitaria, economica e sociale derivante dalla pandemia ha posto in immediata evidenza le intollerabili diseguaglianze, accresciute progressivamente nel tempo e aggravate oggi dalla crisi conseguente alla guerra in Ucraina, nel godimento di diritti fondamentali come la salute, l’istruzione, la mobilità, il lavoro. Si è segnalata da più parti la necessità di rafforzare il ruolo dello Stato a tutela dell’eguaglianza e dei diritti, con la formulazione e implementazione di politiche pubbliche forti finalizzate a ridurre i divari territoriali e consolidare l’unità del paese. L’urgenza di una iniziativa così indirizzata è in specie sottolineata dalla necessità di attuare il Piano nazionale di ripresa e resilienza secondo le indicazioni e i tempi dati dall’Europa. Mentre una pericolosa spinta in senso contrario si ricava dalle persistenti richieste di autonomia differenziata avanzate da alcune Regioni senza tenere conto delle esigenze di un’Italia unita e solidale. Spinta che potrebbe oggi concretizzarsi con il Governo Meloni, il cui programma prevede l’autonomia differenziata, affidata per l’attuazione al ministro leghista Calderoli. E’ un impegno difficile, ma assolutamente possibile, se riusciremo a mobilitare l’interesse delle tante persone che hanno cura della unità della Nazione e della lotta alle diseguaglianze".

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