Lecchesi dal Papa per il 50esimo dell'Aido
Il sommo Pontefice ai volontari: "Vi ringrazio per il vostro impegno di solidarietà sociale e vi esorto a continuare a promuovere la vita attraverso la donazione degli organi”.
Festa grande, domenica 26 febbraio a Roma, per i 50 anni di fondazione di Aido, Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule, nel giorno esatto dell’anniversario celebrato con due momenti particolarmente intensi: dapprima, a mezzogiorno, la partecipazione all’Angelus recitato da Papa Francesco nella prima domenica di Quaresima,; quindi l’incontro conviviale al centro congressi Roma Eventi in piazza di Spagna. Per l’occasione sono giunti oltre mezzo migliaio di aidini da tutta Italia. Presente anche una delegazione lombarda con 108 volontari. Per Lecco Per Lecco erano presenti, tra gli altri, Giovanni Ravasi di Airuno per anni dirigente Lombardo dell’Aido e Presidente Regionale per 4 anni, l'olginatese Antonio Sartor membro del Direttivo della Sezione Provinciale di Lecco e componete la Giunta del Consiglio Regionale. In piazza non sono mancati nemmeno i consiglieri provinciali Borgese, Larosa e Mosè e altri volontari.
Lecchesi dal Papa per il 50esimo dell'Aido
"Quando il Papa ha salutato Aido un’emozione fortissima ha attraversato quanti erano presenti in piazza San Pietro, nella Città del Vaticano, nel giorno del 50esimo anniversario della fondazione dell’associazione, nata il 26 febbraio 1973 a Bergamo per iniziativa dell’informatore farmaceutico originario del Friuli Venezia Giulia Giorgio Brumat" racconta Sartor .
Volontari e soci hanno composto una grande “macchia rossa”, vestiti con pettorina e cappellino, un bel colpo d’occhio dietro lo striscione in cui campeggiava la scritta: “Cinquant’anni di Sì alla vita”, con il logo realizzato proprio per il 50esimo.
Queste le parole del sommo Pontefice
“Accolgo l’associazione Aido che celebra il cinquantesimo di fondazione. Vi ringrazio per il vostro impegno di solidarietà sociale e vi esorto a continuare a promuovere la vita attraverso la donazione degli organi”.
La presidente nazionale dell'Aido Petrin
Presente in piazza la Giunta al completo: con la presidente Flavia Petrin, la vicepresidente vicaria Donata Colombo, i vicepresidenti Maurizio Ulacco e Vito Scarola, l’amministratore Daniele Damele e la segretaria Bertilla Troietto. Presente anche il past president Vincenzo Passarelli e Giampietro Della Cananea, già amministratore a lungo, uno degli associati in assoluto più anziani al quale è stato attribuito un particolare riconoscimento.
“Sentire che Papa Francesco si rivolgeva a noi con un messaggio così diretto e profondo, è stato qualcosa di unico. Lo ringraziamo di cuore, commossi. Una bella consolazione per il lavoro fatto da centinaia di migliaia di persone in questi 50 anni, a vario titolo. Idealmente vogliamo ricordare tutti i donatori che, lasciando la vita terrena, hanno contribuito a ridare la vita a un numero cospicuo di malati. Ricordiamo tutti i loro familiari. E ovviamente i trapiantati che hanno potuto trovare la possibilità di cura. Tantissimo è stato fatto in questo mezzo secolo di attività e tantissimo resta da fare. Aido è una storia bellissima che continuerà con ancora più impegno”.
A portare il suo saluto, nelle vesti di testimonial, il giornalista e conduttore televisivo Gianni Ippoliti, da sempre vicino all’associazione e sensibile alla causa della donazione. “In attesa del centenario dell’Aido, intanto facciamo questa, di ricorrenza – ha detto, sorridendo, il noto volto della Rai –.Festeggiamo e già prepariamoci a fare tanto altro nei prossimi 50 anni: per questo c’è bisogno dell’aiuto di tutti”, ha sottolineato Ippoliti poco prima che Papa Francesco si affacciasse al Palazzo apostolico per la recita dell’Angelus.
La giornata di festa è proseguita al Centro congressi Roma Eventi, in piazza di Spagna, dopo le foto di gruppo sulla celebre scalinata di Trinità dei Monti, con un incontro conviviale aperto a tutti gli aidini, concluso con la proiezione del video di Rai per il sociale che in queste ore, con il logo associativo, sta entrando nelle case di milioni di italiani.
La storia del sodalizio
Aido, Associazione per la donazione di organi, tessuti e cellule, è nata il 26 febbraio 1973 dopo l’esperienza del Dob, Donatori organi di Bergamo, fondata da Brumat il 14 novembre 1971. L’Associazione è presente sul territorio nazionale con le sue 20 sezioni regionali, 90 sezioni provinciali e 832 gruppi comunali. I soci sono quasi un milione e mezzo in tutta Italia, i volontari oltre 8 mila.
Luca de Cani