Lecco celebra il Giorno della Memoria omaggiando Lino e Pietro Ciceri, "Due uomini che hanno saputo dire di no"
"La dignità dell’uomo, la libertà, la giustizia, sono più importanti della nostra vita. Questo è quello che dobbiamo ricordare oggi".
Nel Giorno della Memoria il Comune di Lecco ha ricordato la sua memoria e la sua storia, invitando a meditare tutti coloro "che vivono nelle loro tiepide case" davanti alle due pietre di inciampo, in via Resegone ad Acquate, che onorano il sacrificio di Lino e Pietro Ciceri, eroi della Resistenza lecchese, nell’anno in cui ricorre il centenario della nascita di Lino.
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Lecco celebra il Giorno della Memoria omaggiando Lino e Pietro Ciceri
La cerimonia di commemorazione è avvenuta venerdì 27 gennaio alla presenza del sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, la viceprefetto di Lecco Laura Maria Motolese, la consigliera con delega alla Cultura della Provincia di Lecco Fiorenza Albani, la vicepresidente ANPI Lecco Patrizia Milani e la presidente di "Femminile Presente!" Irene Riva.
Le stolpersteine, pietre d'inciampo, sono il segno tangibile della memoria perpetua delle vittime della Shoah, una memoria che l’artista tedesco Gunter Demnig ha ideato si intarsiasse nel tessuto urbanistico di ogni città. Sulle note di "Schindler's List" la lettura di "Se questo è un uomo" di Primo Levi, a cura di Irene Riva, ha aperto il momento commemorativo, proseguito subito dopo con l’intervento del sindaco Gattinoni.
"La memoria è qualcosa di collettivo - ha espresso Gattinoni, nel ricostruire la vicenda storica di Lino e Pietro Ciceri, raccontata poi anche da Patrizia Milani, che si è soffermata sugli aspetti più tragici della loro deportazione e morte - Il nostro dovere non è solo un ricordo intimo, ma per farsi memoria esige una condivisione sociale, l’impegno di tutti perché perché certe cose non accadano più e perché l’impegno del racconto alle nuove generazioni scalfisca quel tentativo subdolo di cancellare la memoria".
Il ricordo personale, incarnato dalla presenza dei nipoti di Pietro Ciceri alla cerimonia commemorativa, ha preso quindi il volto della memoria di tutti. "Le istituzioni hanno il dovere di non dimenticare questi tragici eventi della nostra storia" ha dichiarato Fiorenza Albani, ribadendo come sia indispensabile l’impegno di tutti alla causa dei diritti umani.
"Due uomini che hanno saputo dire di no"
"La Shoah trascende il tempo e il luogo in cui si è verificata - è stato l’intervento del viceprefetto Laura Maria Motolese - la Shoah è la sopraffazione che se non si ha il coraggio e la forza di guardarla tutti i giorni per quella che è, prende continuamente il sopravvento. Pietro e Lino Ciceri erano persone semplici, che però hanno detto no. La dignità dell’uomo, la libertà, la giustizia, sono più importanti della nostra vita. Questo è quello che dobbiamo ricordare oggi".
Don Walter Magnoni, parroco di Acquate, ha chiuso la cerimonia con la benedizione delle pietre d’inciampo, che nel loro silenzio urlano e urleranno nel tempo la parola memoria di Lecco.
Giornata della Memoria, tutte le foto della cerimonia ad Acquate
Elena Ornaghi