Abbonamento Musei 2023: le meraviglie di Lecco e provincia incluse nella card
Sono le 6 attrazioni artistiche e culturali di Lecco e provincia incluse. Agli abbonati saranno riservate anche iniziative speciali e spettacoli dal vivo.
I musei civici di Palazzo Belgiojoso, Palazzo della Paure, la Torre Viscontea, Villa Manzoni, Villa Monastero di Varenna e il Museo della Seta Abegg di Garlate: sono le 6 attrazioni artistiche e culturali di Lecco e provincia incluse nell’Abbonamento Musei Lombardia e Valle d’Aosta del 2023. Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, agli abbonati saranno riservate anche iniziative speciali e spettacoli dal vivo.
Abbonamento Musei 2023
L’Associazione Abbonamento Musei, con il sostegno di Fondazione Cariplo, ha riunito in una sola card musei, palazzi storici e giardini disseminati in Lombardia e Valle d’Aosta. È disponibile anche una tessera per Piemonte e Valle d’Aosta, oppure una tessera comprensiva di tutte e tre le regioni. Si può parlare quindi di un unico grande museo, con un’offerta interregionale che risponde agli interessi più diversificati: dalla storia alla scienza, dall’arte alla musica, dall’archeologia alla botanica, dallo sport all’architettura.
L’Associazione Abbonamento Musei si propone di promuovere il turismo di prossimità
un invito a conoscere nuove realtà e a riscoprire la propria regione, visitando senza limiti i luoghi artistici preferiti. Il modello proposto ha una duplice valenza: modifica il rapporto tra musei e pubblico aprendo a una modalità di visita più libera e genera un impatto economico positivo per le regioni coinvolte.
Le meraviglie di Lecco e provincia incluse nella card
Nel settecentesco Palazzo Belgiojoso hanno sede tre musei civici: il Museo Archeologico, che ospita tutti i reperti provenienti da scavi condotti sul territorio, fra i quali un menhir istoriato rinvenuto nel borgo di Ello, e una sala dedicata alla metallurgia, eccellenza del lecchese sin dal Medioevo. Una sala virtuale dedicata all’industria del ferro è allestita al Museo Storico, che racconta la storia della città dal Risorgimento alla Seconda guerra mondiale. Infine, il Museo di Storia Naturale, il più antico museo cittadino, espone le collezioni ottocentesche di uccelli, mammiferi e pesci, oltre a numerosi esemplari di rettili, anfibi e insetti.
Sulla lungolago nel centro storico sorge il Palazzo delle Paure. Costruito nel 1905 in stile eclettico neomedievale, fu prima sede della dogana e, poi, dal ’64, dell’Intendenza di Finanza, da cui deriva il curioso “appellativo”. Al suo interno, la Galleria d’Arte Contemporanea custodisce opere di importanti pittori, tra cui Renato Guttuso, Mimmo Rotella e Giò Pomodoro. Il terzo piano ospita l’Osservatorio Alpinistico Lecchese, con cimeli e immagini di ogni epoca che testimoniano la lunga tradizione alpinistica locale.
Tanti gli echi manzoniani che risuonano nel lecchese. La Torre Viscontea, che oggi ospita mostre temporanee, è l’unica testimonianza delle fortificazioni medievali abbattute alla fine del Settecento, che fecero da sfondo alle vicende dei Promessi Sposi.
Per calarsi completamente nell’atmosfera manzoniana, è d’obbligo una visita anche a Villa Manzoni. Residenza della famiglia per quasi due secoli, la villa fu il luogo in cui il giovane scrittore trascorse la sua giovinezza e oggi è sede del Museo Manzoniano, recentemente riallestito in una veste multimediale, e della Galleria d’Arte Moderna, che custodisce opere di importanti autori locali e nazionali dal Seicento al Novecento, e una biblioteca con le edizioni originali delle opere di Manzoni.
La card include anche la Villa Monastero di Varenna: monastero femminile del XII secolo, nell’Ottocento fu la dimora di Carolina Maumari Blondel, nipote di Manzoni. La villa è circondata da un Giardino botanico visitabile, che si estende per quasi 2 km lungo il lago, nel quale convivono numerose e rare specie arboree autoctone ed esotiche. Ricordiamo che Villa Monastero resterà chiusa sino marzo per importanti lavori che la renderanno ancor più spettacolare.
Esempio interessante di cultura industriale, il Museo della Seta Abegg di Garlate, che sorge in una filanda del Settecento. Inaugurato nel 1953 dagli industriali svizzeri Abegg, espone scoperte e invenzioni per la produzione della seta. Il percorso illustra anche le nuove ricerche e applicazioni della fibra nel campo biomedico e della cosmesi e propone laboratori interattivi e tour didattici animati da esperti.
L’Abbonamento Musei Lombardia e Valle d’Aosta è valido 365 giorni dall’acquisto e consente l’accesso libero a 210 musei in Lombardia e a 30 musei in Valle d’Aosta (abbonamentomusei.it).