Majorino sul cantiere Lecco-Bergamo: "Qui c'è un danno che va riconosciuto ai cittadini di Chiuso"
Dossi del Comitato di Chiuso: "Siamo come nelle sabbie mobili, nessuno ammette di aver fatto un errore, nessuno vuole fare retromarcia, nessuno si assume le proprie responsabilità"
"Siamo come nelle sabbie mobili, nessuno ammette di aver fatto un errore, nessuno vuole fare retromarcia, nessuno si assume le proprie responsabilità. Noi ci rendiamo conto che la Lecco-Bergamo è un progetto fondamentale per la viabilità del territorio, ma se non si può passare di qui che si chiuda, che si riqualifichi, e si faccia da un'altra parte. Ci sono persone che abitano questi luoghi e non possono tollerare questa situazione". Questo il messaggio che oggi, martedì 3 gennaio 2023 Luca Dossi, rappresentante del Comitato di Chiuso, ha lanciato a Pierfrancesco Majorino, candidato governatore della Lombardia in corsa con il centrosinistra alle prossime elezioni regionali del 12 e 13 febbraio 2023.
Majorino sul cantiere Lecco-Bergamo
Lo ha fatto di fronte alla "voragine", una ferita aperta nel popoloso rione di Chiuso (2000 abitanti), scavata a pochi metri dalla splendida chiesetta del Beato Serafino. Un cantiere infinito, ormai deserto da tanto, troppo tempo, che è stato visitato dal candidato dem, che ha fatto tappa prima a Lecco per poi dirigersi in alto Lago, a Colico.
La "fabbrica del duomo"
Un cantiere, quello della Lecco Bergamo, inaugurato nel 2009 e diventato la vera e propria "fabbrica del duomo" di Lecco con passaggi di competenze (l'ultimo ad Anas) e progetti modificati). L'unica cosa certa è che con il passare del tempo i costi per i lavori di realizzazione del tunnel San Gerolamo, ovvero il secondo lotto della Lc-Bg sono raddoppiati passando da 90 ad almeno 160 milioni di euro.
Ad accompagnare l'aspirante Governatore nella visita d oggi sono stati i candidati consiglieri dem lecchesi, Gian Mario Fragomeli, già sindaco di Cassago e parlamentare del Partito Democratico (che da parlamentare s è a lungo occupato della Lecco Bergamo) e Pietro Radaelli, segretario provinciale dei Giovani democratici e consigliere comunale di Abbadia Lariana. Presenti anche anche il consigliere regionale uscente Raffaele Straniero, il segretario provinciale del Partito Democratico Manuel Tropenscovino e Alfredo Marelli, segretario cittadino.
"La Regione deve far sentire tutto il suo peso politico perchè questi cittadini vengano ascoltati - ha sottolineato il candidato governatore - e deve far sì che le informazioni siano trasparenti. Queste sono le prime urgenti necessità. Serve chiarezza sullo stato del cantiere ed è necessario specificare se c'è modo di proseguire i lavori e in che tempi. I cittadini hanno diritto di sapere quale è il destino di questo luogo. Se non c'è possibilità di andare avanti va detto a chiare lettere e qualcuno deve assumersi le proprie responsabilità. Qui c'è una comunità che è stata tagliata fuori, c'è un buco, una ferita, che mi permetto di definire assolutamente sgradevole anche per la vicinanza alla chiesa e al cimitero".
"Lecco-Bergamo: c'è un danno che va riconosciuto"
Ma Majorino è andato anche oltre. "Credo che sia giusto dire che c'è un danno che va riconosciuto, un danno che diverse centinaia di famiglie hanno subito ed è assurto e ingiusto che nessuno ne risponda e che nessuno parli"