Stadio Rigamonti Ceppi: inaugurata la targa del centenario
L'anniversario celebrato dall'Amministrazione di Lecco questo pomeriggio con l'omaggio ai tifosi della Calcio Lecco
15 Ottobre 122 15 ottobre 2022: lo stadio cittadino Rigamonti Ceppi ha compiuto quest'oggi cento anni. Breve ma intensa la cerimonia organizzata questo pomeriggio dall'Amministrazione comunale per ricordare lo storico anniversario.
Stadio Rigamonti Ceppi: da un secolo stadio della Città di Lecco
In via don Pozzi, sul muro di recinzione della struttura sportiva, è stata disvelata la targa che ricorda la data di fondazione e il secolo da allora trascorso, con il doveroso omaggio a coloro ai quali lo stadio, già "Cantarelli" è oggi intitolato: il calciatore Mario Rigamonti, difensore centrale perito nella tragedia del Superga, e Mario Ceppi, il "presidentissimo" che portò per ben due volte il Lecco in serie A.
A scoprire la targa il nipote d Ceppi e l'ex calciatore Pasinato
Presenti in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, l'assessore allo Sport Emanuele Torri, con la fascia tricolore, il presidente del Consiglio comunale Roberto Nigriello, il consigliere comunale Corrado Valsecchi. Presenti i famigliari del presidente Ceppi, i nipoti Carlo Rizza, Giulio Ceppi con la moglie Angela e il figlioletto, che è anche l'ultimo arrivato nella gloriosa famiglia lecchese. A scoprire la targa, oltre all'assessore Torri e a Rizza, si è unito anche Antonio Pasinato, ex calciatore dello storico Lecco.
Carlo Rizza, Antonio PAsinato e l'assessore Emanuele Torri
Carlo Rizza intervistato da Marco Corti
Carlo Rizza nipote di Mario Ceppi
Antonio Pasinato
Giulio Ceppi con la Moglie Angela e il figlio
La maglia storica della grande Lecco
Stadio Rigamonti Ceppi: a novembre una serata sulla grande Lecco
"Questa breve cerimonia ci riempie di gioia perché ci ricorda un anniversario molto importante per la nostra città" così ha esordito l'assessore Emanuele Torri nel suo discorso, che ha preceduto il disvelamento della targa. "Questo momento si inserisce in realtà in un percorso più ampio, organizzato in collaborazione con Panathlon Club Lecco e la società Calcio Lecco 112. Abbiamo cominciato quest'estate, con una mostra che si è tenuta in biblioteca di Lecco e che certamente riproporremo. Con pannelli che ripercorrono alcune delle tappe più significative della storia dello stadio. Nel mese di novembre, anche con il contributo del Panathlon Club Lecco e del suo presidente Andrea Mauri, ci sarà una serata organizzata al Teatro Invito, dedicata proprio ai colori blu e celeste della Calcio Lecco con alcuni dei giocatori protagonisti sul glorioso rettangolo dello stadio “Rigamonti-Ceppi”. Vi aspettiamo numerosi. Insieme alla Calcio Lecco stiamo pensando di organizzare nei prossimi mesi anche qualche amichevole con qualche società blasonata, per dare ulteriore visibilità a questa ricorrenza così importante per la nostra città".
Il capitano attuale del Lecco, Luca Giudici
L'attuale allenatore della Calcio Lecco Foschi
Il presidente del consiglio comunale Roberto Nigriello
Due storici tifosi del Lecco
L'assessore Torri: "Anniversario importante per la città"
"Mi piace pensare che questo stadio sia uno di quei luoghi che fanno la storia della nostra città" ha detto l'assessore Torri. "Un luogo che racconta la storia di tantissimi tifosi che in tutti questi anni non hanno mai fatto mancare il loro appoggio alla squadra del Lecco. Ci sono stati altri episodi, come nel 1976 con la presenza del presidente Sandro Pertini, che hanno dato ulteriore valore a questo luogo. Ricordo anche eventi di carattere musicale, un musical sui Promessi Sposi. Concerti. Oggi siamo qui anche a rendere onore alla famiglia Ceppi che fa parte della storia della nostra città. Ricordiamo anche Mario Rigamonti, l'altro giocatore cui è dedicato lo stadio. Grazie al Panathlon per la organizzazione di questi eventi, la scorsa estate, e alla Calcio Lecco che in questi anni a contribuito a migliorare questo luogo. Sicuramente la miglioria che è stata apportata nel 2018 con il nuovo fondo sintetico, ha fatto sì che, per chi viene a giocarci, questo quadrilatero sia uno dei migliori della categoria in tutta Italia. Anche per la meraviglia di vedere il nostro Resegone, credo sia un motivo di vanto per tutti noi lecchesi".
La storia dello Stadio Rigamonti Ceppi
Tornando alla ricorrenza del 15 ottobre di cento anni fa non si può non ricordare (attingendo al prezioso archivio di Aloisio Bonfanti) l’inaugurazione dell’allora nuovo campo sportivo “Cantarelli”, in territorio comunale di Castello, allora ancora autonomo Comune, prima di essere assorbito il 1° marzo 1924 dalla “Grande Lecco”.
La cerimonia avvenne alla presenza delle maggiori autorità, con i sindaci di Lecco e di Castello Giovanni Gilardi e Giovanni Battista Sala. Madrina Carla Ceppi, ventenne figlia di Eugenio Ceppi e sorella maggiore di Mario, che nel 1936 si unirà in matrimonio con Giuseppe Rizza.
Intervennero anche le maestranze dell’impresa del capomastro Martino Todeschini, che avevano eseguito i lavori sul terreno di proprietà della famiglia Ceppi. La sezione Calcio della Canottieri Lecco (costituita ufficialmente con assemblea straordinaria il 22 dicembre 1913, aderendo ad una proposta del socio Vico Signorelli) aveva come responsabile Eugenio Ceppi, nato a Milano il 28 novembre 1869 e venuto a Lecco definitivamente nella primavera del 1912. Il 15 agosto 1904 nasceva, a Castello di Lecco, Mario Ceppi, figlio di Eugenio e di Ebe Prina, coniugati a Milano il 25 maggio 1889.
All’inaugurazione venne disputata l’amichevole di calcio Canottieri Lecco-Ginnastica Gallaratese. Vinsero i blucelesti per 5 reti a 2. Il nuovo impianto sportivo, ampio e moderno, sostituiva l’angusto rettangolo detto della Primavera, dalla trattoria che spalancava i battenti davanti alla caserma Sirtori di via Leonardo da Vinci (attuale sede di uffici della Questura), nell’area retrostante, con ingresso dall’attuale civico 3 di via Leonardo da Vinci (allora via Amilcare Ponchielli), dove c’era un grande portone, vi era un ampio cortile che nei giorni di mercato diveniva deposito di corrieri con carri e cavalli. Nell’area relativa era stato sagomato, con muro confinante il corso del Caldone ancora scoperto in piazza Mazzini, il primo campo di calcio dei blucelesti della Canottieri nel marzo 1914.
I terreni messi a disposizione in Comune di Castello da Eugenio Ceppi per il nuovo campo sportivo si allungavano nella vasta proprietà agricola che fronteggiava la villa residenziale dei Ceppi, tuttora esistente. La denominazione “Cantarelli” si deve alla località del tumulo con i morti della peste manzoniana, fra i quali vi sarebbe stato l’avvocato Azzeccagarbugli, legale al quale si rivolge Renzo dopo la vicenda di don Rodrigo. La sepoltura sarebbe oggi da indicare nella zona della rotonda stradale fra via Balicco, via XI Febbraio, via Cantarelli, dove si trova anche l’uscita dell’attraversamento viabilistico di Lecco, dal tunnel in direzione nord.
La denominazione “Cantarelli” rimarrà sino al 1950, quando, nel maggio dello stesso anno, un anno dopo la tragedia aerea del grande Torino, a Superga, che porta alla scomparsa dell’intera compagine granata pluriscudettata del Torino, il campo venne dedicato a Mario Rigamonti.
Il 20 giugno 1993, dieci anni dopo la morte del grande presidente Mario Ceppi che portò per ben due volte il Lecco in serie A, lo stadio venne poi intitolato anche al “presidentissimo” in aggiunta a Mario Rigamonti.
Sandro Pertini al Rigamonti Ceppi
Infine, oltre alla parentesi calcistica lo stadio comunale ospitò molti altri eventi di natura sportiva, mondana e musicale. Ma soprattutto uno in particolare va ricordato e che riempie ancora oggi d’orgoglio l’intera città: la cerimonia di consegna della medaglia d’argento al valor militare per la Liberazione conferita alla città di Lecco. Era il 14 marzo 1976 e a consegnala in uno stadio gremitissimo l’allora presidente della Camera dei Deputati Sandro Pertini che poi sarebbe diventato uno dei presidenti della Repubblica più amati dagli italiani. Prima di lui presero la parola il sindaco di Lecco Rodolfo Tirinzoni, il ministro Tommaso Morlino e il consigliere comunale Piero Losi per l’Anpi.
Mario Stojanovic