Rifiuta passaggio in auto: massacrato di botte da uno sconosciuto
La violenza nel parcheggio della Campagnola. La madre del giovane ha pubblicamente denunciato l'accaduto sui social.
Aggredito sulla sua auto, nel parcheggio sotto casa, da uno sconosciuto. Un episodio che lascia interdetti quello pubblicamente denunciato su Facebook da una madre di Olginate. Vittima il figlio venticinquenne, finito in Pronto soccorso al Manzoni di Lecco con il volto tumefatto e il setto nasale rotto.
Aggredito sotto casa da uno sconosciuto
«Premetto che appena torniamo dall'ospedale di Lecco ci fermeremo in caserma Carabinieri Olginate per regolare denuncia" esordisce la donna nel racconto affidato a Facebook. "Faccio questo post per denunciare ciò che accade ad Olginate di sera e per manifestare tutto il mio sdegno di mamma, la mia rabbia, la mia incredulità e la mia paura davanti a certi fatti".
L'episodio nel parcheggio di via Campagnola a Olginate
"Ieri sera alle 23.30 mio figlio Stefano è stato brutalmente aggredito nel parcheggio della palestra di Olginate in via Campagnola - spiega la mamma - Era nella sua auto da solo, si era fermato un attimo a sistemare una cosa dell'auto, all'improvviso si è avvicinato un uomo che è entrato nell'auto sul sedile posteriore, ha detto a mio figlio di portarlo ad Airuno. Dopo il rifiuto di mio figlio, l'uomo ha iniziato a picchiarlo, pugni in faccia, ripetuti, ogni volta che lui si girava per cercare di farlo scendere. Allora mio figlio è scappato fuori, si è messo a correre, inseguito, ed è riuscito a chiamarmi, correndo, agitato".
In Pronto soccorso: 10 giorni di prognosi
Madre e figlio hanno quindi raggiunto il Pronto soccorso del Manzoni di Lecco . "Pronto Soccorso fino a tarda notte, prognosi di 10 giorni, trauma cranio-facciale, setto nasale rotto, tumefazioni gravi occhio e zigomo" fa sapere la donna. Che al racconto fa seguire l'esternazione di tutto lo sgomento che prova.
Lo sgomento della mamma: "Aggredito sotto casa"
"Ma dico: possono succedere queste cose? Può una madre ricevere una telefonata... Mamma aiutami mi stanno picchiando?! Ma dove siamo arrivati! Lui si è fermato lì perché lo considera il parcheggio sotto casa, una zona che per lui è sicura e tranquilla. Non era in riva al lago. Era in un parcheggio pubblico tra le case!"
Venerdì mattina il giovane è tornato in ospedale per un controllo. "Ora siamo di nuovo in P.S. per controllo danni a occhio e setto nasale. Non ho parole e una rabbia dentro che sale sempre più» commenta la madre.
Mario Stojanovic