Scuole dell'infanzia statali più "smart": 14 istituti lecchesi vincono il bando
Finanziato grazie ai Fondi Strutturali Europei il contributo da 75mila euro per arredi, strumenti didattici e attrezzature digitali
Un contributo di 75mila euro per rendere le scuole dell'infanzia più smart, ovvero dotarle di ambienti didattici innovativi, con arredi e strumenti digitali. Solo 14 istituti lecchesi ce l'hanno fatta a rientrare nel bando ministeriale finanziato dai Fondi strutturali europei.
Asili più smart: contributi dall'Europa
Il bando denominato “Ambienti didattici innovativi per la scuola dell’infanzia” scadeva a mezzogiorno del 17 giugno scorso. Non è noto quanti istituti scolastici abbiano partecipato, inviando a tempo debito la propria candidatura. E' certo che in palio c'era un finanziamento complessivo pari a 159 milioni di euro per arredi, strumenti didattici e attrezzature digitali nella scuola dell’infanzia. In Lombardia sono stati 445 i progetti ammessi. Tra questi quelli dei 14 istituti scolastici comprensivi lecchesi.
Nell'ordine pubblicato in Gazzetta ce l'hanno fatta gli istituti statali di Barzanò, Calolziocorte, Casatenovo, Cassago Brianza, Cernusco Lombardone, Galbiate, Lecco 3 e Lecco 2, Merate, Molteno, Oggiono, Olgiate Molgora, Olginate e Valmadrera.
Le felicitazioni del sindaco Valmadrera
Il sindaco di Valmadrera, Antonio Rusconi, si è pubblicamente felicitato del risultato con la dirigente scolastica Teodora Carlino. “Esprimo soddisfazione - ha voluto sottolineare il primo cittadino - perché questo sostegno permetterà ulteriori miglioramenti nell’ attività didattica già di valore delle nostre scuole. Un sentito ringraziamento alla prof. Carlino per l’opera svolta come dirigente in questi anni". Per altro il contributo ministeriale è un ultimo lascito della preside a Valmadrera, visto che da settembre si trasferirà a dirigere il Rota di Calolziocorte.
Obiettivo del Bando: ambienti scolastici smart
L’obiettivo del bando, finanziato grazie ai Fondi Strutturali Europei (PON e REACT EU), in coerenza con il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, era quello di promuovere l’innovazione didattica con la creazione, anche nelle scuole dei più piccoli, di ambienti e spazi innovativi, che garantiscano sicurezza, accessibilità, inclusività, flessibilità, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, e con arredi che consentano la riconfigurazione dello spazio sulla base delle attività di volta in volta previste.
“Con l’utilizzo strategico dei fondi europei vogliamo garantire l’innovazione del sistema scolastico, fin dai primi anni di apprendimento”, aveva spiegato il Ministro Patrizio Bianchi. “Innovare la scuola significa non solo costruire nuovi edifici o aule, ma anche rimodulare e ridisegnare gli spazi interni, per consentire una didattica laboratoriale che metta al centro i nostri ragazzi, il loro successo formativo e che consenta di prevenire fenomeni come l’abbandono e la dispersione attraverso una nuova visione della scuola in cui studentesse e studenti sono protagonisti del loro apprendimento”.
Soldi da far fruttare entro dicembre 2022
Al bando potevano candidarsi le istituzioni scolastiche statali con sezioni di scuola per l’infanzia attive, appartenenti alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto. L’importo massimo del finanziamento per ogni istituto è pari a 75.000 euro. Sono state ammesse a finanziamento le candidature regolarmente presentate, fino al limite delle risorse disponibili.
Gli interventi dovranno ora essere realizzati, collaudati e conclusi con tempestività e comunque entro il 31 dicembre 2022.