Cultura

Il fotografo lecchese Giacomo Albo in mostra a Bergamo

Dal 6 al 30 giugno 2022 alla ex-Chiesa della Maddalena (via S. Alessandro, 39)

Il fotografo lecchese Giacomo Albo in mostra a Bergamo
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Si intitola “Bergamo. Paesaggio latente” la mostra fotografica allestita dal 6 al 30 giugno 2022 alla ex-Chiesa della Maddalena (via S. Alessandro, 39) a BergamoPromossa dall’agenzia di comunicazione Welcome, la mostra documenta il paesaggio urbano di Bergamo nei giorni del lockdown totale, ad aprile 2020. È un documento straniante ed inedito della città, muta e immobile, priva dell’abituale presenza dell’elemento umano. Ma, attraverso l’obiettivo del lecchese Giacomo Albo, è possibile leggere le tracce dell’ingegno e della creatività di secoli di storia dell’uomo nei monumenti che caratterizzano le vie e le piazze di Bergamo, oltre che nelle infrastrutture di accesso alla città. Una presenza “assente”, dunque, in una scenografia che risalta come protagonista.

Il fotografo lecchese Giacomo Albo in mostra a Bergamo

La mostra ospita 32 immagini a grandi dimensioni che richiamano il percorso compiuto in quei giorni dal fotografo: una sintesi che trova poi nelle 70 foto presenti nel catalogo una più ampia narrazione.

 

L’esposizione - a ingresso libero, orari dal Martedì al Giovedì dalle 15 alle 19, dal Venerdì alla Domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 - può contare sul patrocinio di Comune di Bergamo, ATS Bergamo, ASST Papa Giovanni XXIII, Fondazione Comunità Bergamasca, ANCE Bergamo, Fondazione Architetti Bergamo e Ordine Architetti Bergamo. Gold sponsor è l’agenzia Generali Assicurazioni di Piazza Libertà; sponsor Framar, LP Grafica e Lab80.

 

Il catalogo (96 pagine - formato 22 x 22 con sopraccoperta) è in vendita a Euro 25: il 20% del ricavato dalla vendita sarà destinato al progetto “Giorni muti, notti banche. Il tempo della cura”, promosso del Personale Sanitario del Centro di Emergenza ad Alta Specialità dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

 

All’interno del catalogo un ampio saggio di Maria Tosca Finazzi.

L'artista

Nato a Lecco nel 1975, si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 2002. Durante gli studi universitari si specializza in fotografia d’architettura e collabora con privati, aziende e istituzioni per la comunicazione di progetti di architettura e interior design. Dal 2013 è cultore della materia ai laboratori di progettazione architettonica presso il Politecnico di Milano, sviluppando approfondimenti sulla lettura del territorio mediante la fotografia e la videoproduzione. In questo ambito si ricordano, tra le altre, le collaborazioni alle pubblicazioni di M. Ghilotti per Maggioli editore, di cui cura l’intero contributo fotografico a corredo: Esercizi in Corso (2017), Paesaggi di Carta (2015), Spazi Elementari (2017), Progetti in Equilibrio (2020), Il mercato e la città (2022). Nel 2015 è autore fotografico della pubblicazione a cura di M.Moscatelli Archibook for Expo 2015, realizzata dall’agenzia Welcome ed edita da Bellavite Editore, presentata presso Padiglione Italia a ExpoMilano 2015.

 

È autore e curatore dell’exhibition Expo Landscapes: architetture, testimonianze e tracce di un’esposizione universale, percorso fotografico allestito presso gli spazi espositivi del sistema museale lecchese. Ha realizzato la documentazione fotografica a supporto di alcuni progetti esposti in Arcipelago Italia, presso la 16ma Mostra Internazionale di Architettura di Venezia (2018), a cura della Direzione generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane. È stato co-autore fotografico dell’exhibition Fragile Landscapes nell’ambito della International Summer School 2019 presso la Facoltà di architettura del Politecnico di Milano, sede di Piacenza. Nel 2020 ha curato la regia e la fotografia del cortometraggio Spazi Illuminati, selezionato in diverse rassegne cinematografiche tra cui Milano Design Film Festival. Nel 2021, insieme a Marco Introini, ha realizzato per Correlazioni l’exhibition Di roccia e d’acciaio presso la Torre viscontea di Lecco.

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