Nomadi al Lavello: arrivano le barriere per impedire i bivacchi anche di 48 ore
Innumerevoli le proteste dei cittadini per il degrado dell'area. Dibattito anche sui social. Domenica scorsa lo stesso sindaco ha fatto eseguire uno sgombero del parcheggio.
Nomadi al Lavello di Calolziocorte, nel parcheggio del dancing. I cittadini protestano per l'affronto a decoro dell'area. Il sindaco interviene ordinando lo sgombero. E' successo domenica scorsa, 15 maggio 2022, ma è solo l'ultima puntata di una serie che va in replica puntuale.
Nomadi al Lavello, i cittadini si lamentano
Parcheggi occupati, polli affumicati, lavanderie improvvisate e escrementi nei giardini pubblici. Queste in sintesi alcune situazioni oggetto di lamentele e segnalazioni che da giorni, o meglio settimane, piovono in Municipio. Mittenti cittadini calolziesi, sempre più indignati dall’utilizzo inappropriato del parcheggio di fronte al Dancing Lavello da parte di un gruppo di nomadi.
Sul posto il sindaco Ghezzi
L’ultimo sgombero domenica scorsa, quando ad intervenire sul posto per far rispettare l’ennesima ordinanza (la quarta in poco più di due mesi), insieme agli agenti della Polizia Locale, è arrivato anche il primo cittadino Marco Ghezzi che ha potuto verificare con i propri occhi la situazione.
I nomadi sfruttano la legge: 48 ore per restare
Ma la problematica non è facile da risolvere. La questione ha dato vita a uno scontro, ovviamente circoscritto alla piazza virtuale dei social, tra gli stessi calolziesi: alcuni si sono esposti denunciando comportamenti ai limiti della decenza urbana; altri li hanno accusato di razzismo xenofobo. Quel che è certo che ogni arrivo della carovana di roulotte vede scattare una ordinanza di sgombero, con i nomadi che ne prendono atto ma levano le tende dall’area dopo le 48 ore concesse dalla legge, quindi si spostano in un altro Comune per fare ritorno nei giorni successivi.
«Purtroppo abbiamo le mani legate - ha spiegato più volte l’assessore alla sicurezza Luca Caremi - Per legge queste persone hanno 48 ore di tempo dalla notifica dell’ordinanza, emessa per motivi igienico-sanitari, per sgomberare l’area”.
Di fatto, anche se il Comune scegliesse di ricorrere alle sanzioni, partendo dallo “spegnimento” dei polli” fino all’utilizzo della fontanella o all’abbandono di rifiuti, queste risulterebbero vane, poiché impossibili da notificare o riscuotere.
La soluzione: barriere agli ingressi del parcheggio
Per evitare che questa situazione possa continuare a verificarsi ciclicamente, il primo cittadino di Calolziocorte ha dato mandato ai tecnici comunali di ricercare barriere adeguate da installare agli ingressi nell’area. «A questo punto le sbarre arriveranno - spiega Ghezzi - Ho richiesto all’Ufficio Tecnico comunale di procedere con i preventivi per installare le barriere. Purtroppo dovremo rassegnarci all’idea di utilizzare preziose migliaia di euro, almeno 10 mila, per questo intervento”.
L’idea del borgomastro, è quella di andare ad installare delle barriere in altezza che possano però essere aperte e successivamente richiuse anche dai mercatali che ogni martedì mattina accedono al parcheggio per il mercato cittadino. “Come per ogni lavoro - spiega Ghezzi - ci vorrà tempo, forse anche mesi, per verificare i preventivi e recuperare il materiale. Non escludiamo inoltre che, per installare le barriere, considerata la posizione potrebbero servire i permessi del parco Adda Nord”.