Revocato lo stato di agitazione dei lavoratori dell'Asst Lecco

Positivo l'esito del tavolo istituzionale convocato ieri dinnanzi al Prefetto tra i vertici dell'azienda socio sanitaria territoriale e i sindacati dei lavoratori degli ospedali Manzoni di Lecco, Mandic di Merate e Umberto I di Bellano.

Revocato lo stato di agitazione dei lavoratori dell'Asst Lecco
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Revocato lo stato di agitazione tra organizzazioni sindacali e Asst Lecco. E' il primo positivo risultato del tavolo istituzionale svoltosi ieri sera, martedì, in Prefettura a Lecco. Convocato dallo stesso prefetto Lilliana Baccari,  da un lato ha visto i vertici dell'azienda socio sanitaria territoriale (il direttore generale Stefano Manfredi, il direttore sanitario Flavia Pirola, il direttore amministrativo Paola Palmieri e il direttore sociosanitario Enrico Frisone). Dall'altro le sigle sindacali Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl.

Asst Lecco si impegna su "6 punti di raffreddamento"

“Siamo soddisfatti perché l’Asst si è impegnata a chiedere in Regione Lombardia l’autorizzazione a rimpiazzare il 100% di tutte le persone che se ne sono andate, in deroga al 90% del turn over come avevamo chiesto” ha affermato il segretario generale di Fp Cgil Lecco Catello Tramparulo al termine "di una discussione lunga e approfondita", durata tre ore.  Ma le deroghe sul turn over sono solo il primo di sei "punti di raffreddamento" sui quali le parti si sono infine trovate d'accordo.

Primo: la direzione generale dell'Asst Lecco si impegna a rappresentare in Regione Lombardia la necessità di derogare nella misura del 100% al turn over dei lavoratori. "Dipenderà dalla Regione concretizzare questo punto -  sottolinea Tramparulo - Ma è conclamato che con una deroga al 90% la Asst non ce la fa". Connesso il secondo punto. Si tratta di attuare una "ricognizione condivisa del fabbisogno reale di tutte le figure professionali del comparto in maniera funzionale al ricollocamento del personale medesimo".

Vigilantes h24

Il terzo punto riguarda l'istanza di sicurezza interna ai presidi ospedalieri, avanzata dal personale medico e paramedico anche pensando ai pazienti. L'impegno è ad istituire la vigilanza interna ventiquattro ore su ventiquattro, tramite guardie particolari giurate a decorrere dal prossimo mese di marzo. "In realtà l'attuazione di questo servizio era già previsto, con inizio appunto a marzo" spiega il sindacalista. Da mettere a punto al tavolo aziendale ("la bozza è già avviata") è invece il quarto punto, riguardante la mobilità interna e le progressioni economiche del personale. Determinata  - al quinto punto  - la tempistica per ricollocare i lavoratori ai quali il medico del lavoro ha riconosciuto limitazione dovute allo stato di salute. La soluzione dovrà essere trovata in massimo dieci giorni.

Priorità l'acquisto di letti elettrici

Infine si è pensato ad un impegno anche nell'acquisto di ausilii per i lavoratori. Al sesto punto si è stabilita la "priorità nel programma di investimento per l'acquisto   in particolare letti elettrici che possono determinare un miglioramento delle condizioni lavorative".

"Questo accordo è il primo passo" ha commentato Tamparulo. "Ma si tratta di impegni cristallizzati in un verbale sottoscritto dinnanzi al rappresentante dello Stato, appunto il Prefetto". Le prospettive di ulteriori step in avanti sembrerebbero buone a fr4onte dell'apertura dimostrata dai vertici Asst. "Il lavoro da fare è comunque tanto" conclude Tamparulo. "Nelle prossime settimane ci attendono gli impegni sulla scorta del rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori, che era fermo da dieci anni. Ma anche della elezione delle rappresentanze sindacali unite (rsu) che sono in scadenza".

 

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