I bimbi urlano a gran voce il loro desiderio di pace
Sono stati coinvolti diversi punti della città, dal quartiere del Pascolo, alla zona centrale di Calolziocorte, fino a Sala e il materiale realizzato dai ragazzi è rimasto esposto fino a oggi, venerdì 25 marzo.
Il Calolziese si tinge coi colori dell’arcobaleno. Per un’intera settimana, le vie e i luoghi più significativi di Calolziocorte, si sono riempiti di bambini che hanno colorato monumenti, alberi e piazze con i loro disegni, le loro bandiere e i loro canti. Tutto quanto legato da un unico e grande filo conduttore: la pace contro ogni conflitto.
Si è conclusa con la “Giornata della Pace” l’iniziativa promossa dall’Istituto Comprensivo di Calolziocorte, al via lo scorso 14 marzo, e che ha visto centinaia di ragazzi impegnati in prima persona sul territorio per promuovere iniziative di pace: “ Il 21 marzo - spiega la referente del progetto, la docente Elena Bianchi Bardò - è stato ricordato come giorno della pace e della poesia e bambini e ragazzi dopo aver celebrato questa ricorrenza sono usciti dalle scuole con un braccialetto o una collana simbolici realizzati coi colori dell’arcobaleno”.
I bimbi urlano a gran voce il loro desiderio di pace
Grande la partecipazione dei ragazzi alle iniziative promosse da tutte le scuole del circondario: ad essere coinvolte in una serie di incontri propedeutici e uscite sul territorio sono state tutti gli asili (Sala, Pascolo, Via Lavello e Foppenico), le primarie (Foppenico, Sala, Pascolo) e le medie “Manzoni” di Calolziocorte.
“Tutti i ragazzi - ha spiegato la docente - hanno partecipato attivamente di giorno in giorno alle attività e hanno dimostrato che, ora più che mai, hanno a cuore la questione della pace”.
Durante la settimana, i ragazzi, sono stati coinvolti in più momenti di riflessione e discussione insieme ai compagni sui temi della convivenza democratica, la solidarietà e la cittadinanza attiva, grazie anche alle associazioni Emergency e Mani di Pace ODV, che sono intervenute in tutte le classi e sezioni.
I bambini hanno posto tantissime domande e hanno cercato insieme agli insegnanti e agli amici possibili risposte. Come sempre, la domanda più spontanea e a cui è più difficile rispondere è stata: “Ma perché fanno la guerra?”.
Sul territorio invece i ragazzi hanno portato cartelloni e slogan perché tutta la cittadinanza potesse leggerli: “Sono stati condivisi con gli abitanti di Calolziocorte - racconta l’insegnante - canti e balli, sono state lette e appese pubblicamente poesie e distribuiti ai cittadini bandierine, colombine della pace e altri simboli con le riflessioni dei ragazzi più grandi. I bambini della scuola dell’infanzia inoltre, hanno condiviso un momento con gli anziani della casa di riposo”.
In tutto questo percorso sono stati coinvolti diversi punti della città, dal quartiere del Pascolo, alla zona centrale di Calolziocorte, fino a Sala e il materiale realizzato dai ragazzi è rimasto esposto fino a oggi, venerdì 25 marzo.
“L’iniziativa - conclude la referente - è servita ai bambini ad esorcizzare la paura della guerra e a sentirsi parte attiva, almeno idealmente, nella costruzione di un mondo di pace. A superare, in alcuni casi, il senso di impotenza di fronte alle complessità del mondo adulto che a volte spaventano e sono poco comprensibili agli occhi di un bambino o di un ragazzo. Infine a comprendere come ognuno possa quotidianamente fare la sua parte per la costruzione di una società più equa e serena”.
Luca de Cani