Valmadrera

9 profughi, 5 donne e 4 bambini sono arrivati in città

"Stiamo verificando la disponibilità di eventuali appartamenti da mettere a disposizione. Ora l'importante stare uniti con iniziative condivise".

9 profughi, 5 donne e 4 bambini sono arrivati in città
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Si è svolto nella serata di ieri, lunedì 7 marzo 2022, al Centro Culturale Fatebenefratelli di Valmadrera l’ incontro organizzativo con associazioni e volontari per l’ emergenza Ucraina e per predisporre un coordinamento per rispondere alla prime urgenze di Valmadrera e del territorio. Relatori  della serata sono stati  il sindaco di Valmadrera Antonio Rusconi, il parroco don Isidoro Crepaldi e il Direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti. Un centinaio le persone presenti e tra queste  il sindaco di Civate Angelo Isella, numerosi assessori e consiglieri, la Dirigente Scolastica Teodora Carlino, il presidente e il Direttore della Fondazione Parmigiani, i rappresentanti della la Caritas Valmadrera, il Comandante della Polizia Locale e i presidenti o i dirigenti di quasi tutte le associazioni della cittadina .Nel suo intervento, il sindaco ha ringraziato i relatori e  ha ribadito l’ importanza "di lavorare come comunità su obiettivi condivisi". A ieri  erno 9 le persone registrate come profughi rifugiati a Valmadrera, 5 donne e 4 bambini.

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Tutti hanno presentato, come richiesto,  la denuncia di ospitalità al Comando dei Vigili. Un atto necessario al quale consegue la notifica alla Questura e dopo il quale scatta la procedura sanitaria con tampone e vaccini, ma anche l'inserimento scolastico. Altre persone sono attese nelle prossime ore. Al momento per le piccole necessità è sceso in campo Centro Farmaceutico in collaborazione con la Caritas. Rusconi ha posto l'accento sul ruolo fondamentale rivestito dalle associazioni soprattutto per i bambini. In queste ore si sta predisponendo un Comitato organizzativo, con la presenza di esponenti del Comune, Parrocchia, Caritas, Croce Rossa, Protezione Civile , Centro Farmaceutico, Dirigenza Scolastica, oltre a eventuali altri . A coordinarlo, sarà il consigliere delegato Francesco Barbuto.
Il Parroco don Isidoro ha sottolineato la volontà di collaborare con i suoi strumenti operativi come la Caritas. "Stiamo verificando la disponibilità di eventuali appartamenti da mettere a disposizione. Ora l'importante stare uniti con iniziative condivise".

Luciano Gualzetti ha sottolineato  come la Caritas Diocesana sia "in contatto, anche con la sua sede di Bruxelles, con le Caritas ucraine. Al momento non serve raccogliere grandi quantità di materiale per le difficoltà a entrare in Ucraina. La prima urgenza è la  disponibilità di residenze". Su questo fronte  la Caritas Ambrosiana fa da riferimento a tutte le Parrocchie. "Ormai oltre un milione di profughi è stanziato tra Moldavia e Polonia - Ha chiosato Gualzetti -  Non  siamo ancora in grado di prevedere il numero che arriverà in Italia, Paese dove esiste una comunità ucraina molto forte"

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