Lutto

Si è spento il Ragno Giorgio Redaelli, il “Re del Civetta”

"A lui va il nostro pensiero affettuoso e riconoscente e il nostro abbraccio più forte si stringe attorno alla sua famiglia e a tutti quelli che lo hanno conosciuto e amato come alpinista e come uomo"

Si è spento il Ragno Giorgio Redaelli, il “Re del Civetta”
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I Maglioni rossi lecchesi piangono un pilastro del gruppo: si è spento nella notte tra domenica 27 e lunedì 28 febbraio 2022  a 87 anni il Ragno di Lecco Giorgio Redaelli, testimone e protagonista di tante delle più belle imprese dell'alpinismo italiano negli anni '50 e '60.

Si è spento il Ragno Giorgio Redaelli, il “Re del Civetta”

"Giorgio ha fatto parte della cordata che, nel 1956, ha compiuto la prima ripetizione della via di Bonatti al Dru, portando alla ribalta internazionale la generazione degli alpinisti lecchesi del Dopoguerra, -ricordano i Ragni -  ed è stato un grandissimo interprete della stagione dell'alpinismo invernale"

Nato a Mandello nel 1935, Giorgio Redaelli fu Accademico del C.A.I. Club Alpino Italiano, guida alpina, membro dell’Ecole Militaire de Haute Montagne di Chamonix, Istruttore Nazionale di Alpinismo, maestro di sci, allenatore ed istruttore federale di tennis, tecnico di club fitting nel settore del golf, dove è stato manager di uno dei più grandi giocatori di golf del mondo, membro onorario del gruppo Ragni di Lecco.

Redaelli fu anche  sindaco di Cassina Valsassina. La sua attività alpinistica si svolse in modo significativo su tutto l’arco alpino. Fu soprannominato “Re del Civetta” per le sue innumerevoli imprese sul Gruppo del Civetta il “regno del sesto grado”.

Giorgio Redaelli e Ignazio Piussi fotografati nel 1959

Cominciò ad arrampicare nei primi anni ’50 e, come quasi tutti gli alpinisti lecchesi di quel periodo, lo fece sulle guglie della Grignetta. Successivamente passò sulle Dolomiti nei fine settimana e nei pochi periodi di vacanza che il lavoro gli consentiva. Sulle Dolomiti di Brenta nel 1954 fu protagonista delle  prime scalate impegnative. Nel 1955 spinto dal segretario ed amico Carletto Cesana si recò  per la prima volta al Civetta dove eseguì la ripetizione  la via Tissi alla Torre Venezia e della  la via Livanos-Da Roit alla Cima di Terranova in prima ripetizione.

Giorgio Redaelli e Ignazio Piussi fotografati nel 2007

La prima salita invernale della via Solleder al Civetta

I Ragni lo ricordano proprio con le immagini del film dedicato a uno dei suoi capolavori: la prima salita invernale della via Solleder al Civetta, portata a termine nel 1963 con con Toni Hiebeler e Ignazio Piussi.

"A lui va il nostro pensiero affettuoso e riconoscente e il nostro abbraccio più forte si stringe attorno alla sua famiglia e a tutti quelli che lo hanno conosciuto e amato come alpinista e come uomo" chiosano i Ragni.

Principali ascensioni

"Prime" ascensioni (Fonte Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Redaelli)

  • 3/4 settembre 1955 - Via Livanos-Da Roit alla Cima di Terranova (VI/A2, 670 m) con Cesare Giudici, prima ripetizione[17][18]
  • Febbraio 1956 - Via Cassin al Sasso Cavallo, prima invernale[19]
  • 1956 - Via Bonatti al Petit Dru con Cesare Giudici, Carlo Mauri, Dino Piazza, Robert Wohlschag, Roger Habersaat, Roger Salson, Adrian Billet, Emile Troksiar, Yvon Kollop, prima ascensione integrale diretta[4]
  • 1960 - Via Oppio al Sasso Cavallo (VI-/A2, 450 m) con Giuseppe Conti, prima ripetizione[21]
  • Torre Venezia: Redaelli sullo spigolo est - 1960

    17/20 luglio 1960 - Spigolo sud-est della Torre Venezia (VI/A2, 667 m) con Pierlorenzo Acquistapace e Corrado Zucchi, prima ascensione assoluta[22][23]

  • 20/21 aprile 1961 - Via Aurora alla Torre delle Mede (gruppo del Civetta, VI/A3, 360 m) con Pierlorenzo Acquistapace e Giuseppe Lanfranconi in 30 ore effettive, prima ascensione assoluta[24][25]
  • Ronchi, Redaelli, Sorgato al riento a Listolade, dopo la conquista della Cima Su Alto - 1962

    17/22 febbraio 1962 - Diedro Livanos alla Cima Su Alto (VI/A2, 750 m) con Giorgio Ronchi e Roberto Sorgato, prima invernale[8][9]

  • 23/26 agosto 1962 - Direttissima al Pan di Zucchero (parete nord-ovest del monte Civetta, V+/A4, 590 m) con Vasco Taldo, Bepi Pellegrinon e Josve Aiazzi in 26 ore effettive, prima ascensione assoluta [9][10]
  • Redaelli e Hiebeler in vetta al Civetta, 7 marzo 1963

    Redaelli e Piussi in vetta al Civetta, 7 marzo 1963

    28 febbraio/7 marzo 1963 - Via Solleder al monte Civetta (VI-, 1250 m) con Toni Hiebeler, Ignazio Piussi, e, sopraggiunti il 4 marzo, Roberto Sorgato, Marcello Bonafede e Natale Menegus, prima invernale[11][12][13]

  • 18/20 febbraio 1967 - Via Gabriel-Da Roit alla Cima del Bancon (gruppo del monte Civetta, VI-/A3, 430 m) con Massimo Achille e Alberto Dotti, prima invernale[26]
  • 28/febbraio ali 20/marzo 1967 in un mese sale 3 prime invernali: Spigolo Andrich alla Torre Venezia, la parete est della cima Bancon e lo spigolo Tissi alla torre Trieste.
  • 2/4 dicembre 1968 - Via Redaelli allo Spallone del Bancon (gruppo del Civetta, VI/A3, 462 m) con Ezio Molteni ed Adriano Trincavelli, prima ascensione assoluta [27]

Altre ascensione di elevata difficoltà

Redaelli, Bonatti, Oggioni, Zucchi, Aurora sulla Grignetta negli anni 60

Gruppo del Civetta:

  • Torre di Valgrande - via Carlesso - Menti
  • Torre Trieste - via Carlesso -Sandri
  • Cima della Busazza - via Castiglioni
  • Torre Venezia - via Ratti
  • Torre Venezia - via Tissi
  • Torre di Babele - via Soldà
  • Torre Su Alto - via Ratti
  • Punta Civetta - via Andrich
  • Punta Agordo - via Da Roit

Dolomiti di Brenta:

  • Castelletto Superiore via Kine
  • Campanile Basso via Fermhann
  • Spigolo Grafer

Massiccio del Monte Bianco:

  • Gran Capucin via Bonatti
  • Aiguille de Midì via Rebuffat - ascensione solitaria
  • Mont Maudit Cresta Kuffner
  • Aiguille Noire de Peterey via Ratti-Vitali
  • Aiguille Noire de Peterey Cresta Sud
  • Pic Guglielmina via Gervasutti
  • Aret de Rochefort, Dente del Gigante, Grand Jorasses

Dolomiti:

  • Marmolada parete sud - via Soldà
  • Agosto 2005 sale all’età di 70 anni, la Torre Venezia in occasione del cinquantennale della sua prima salita.
  • Pilastro della Tofana via Costantini-Apollonio
  • Lavaredo Cima Ovest via Cassin-Ratti
  • Lavaredo Cima Piccola Spigolo Giallo
  • 5 Torri - Torre Grande, diretta degli Scoiattoli
  • Pizzo Cengalo Spigolo Vinci

Monte Disgrazia, Masino, Bregaglia e Bernina:

  • Pizzo Badile parete N/E via Cassin-Tizzoni-Esposito
  • Pizzo Badile via Molteni
  • Monte Disgrazia
  • Pareti Nord del Monte Disgrazia, Pizzo Palù e Piz Roseg
  • Biancograt

Monte Rosa

  • Cresta Signal

E numerose altre ascensioni (oltre 200) di alto livello su tutta la cerchia alpina, parecchie delle quali salite in cordata con la moglie Aurora.

Riconoscimenti

  • 1956 - Premio miglior alpinista dilettante dalla Gazzetta del Lavoro, presso il Ministero del Lavoro
  • 1962 - Medaglia d'Oro del Comune di Alleghe (BL) per la prima invernale alla Su Alto
  • 1966 - Targa d'Oro della sezione Val Zoldana del C.A.I.
  • Premio S.A.T. cat. Alpinismo alla carriera - Trento 1999

    1999 - Premio S.A.T. per l'Alpinismo dalla Società alpinisti tridentini

  • Premio Pelmo d'Oro alla carriera - 30 luglio 2016

    2016 - Pelmo d'oro alla carriera dalla Provincia di Belluno

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