Calolzio

Mensa scolastica: 30% delle famiglie non è in regola con i pagamenti

L’invito è quello di regolarizzare al più presto la propria situazione, soprattutto per quelle famiglie il cui debito è ancora facilmente sanabile.

Mensa scolastica:  30% delle famiglie non è in regola con i pagamenti
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È giunto direttamente dal primo cittadino di Calolzio, Marco Ghezzi, un appello a tutte le famiglie calolziesi i cui figli usufruiscono del servizio di mensa scolastica affinché regolarizzino la loro posizione di debito, nei confronti dell’ente gestore. Secondo quanto emerso dai dati presentati dalla società che gestisce il servizio, la barese Ladisa, sarebbero 241 le famiglie (circa il 30%), a fronte delle 900 totali, che per dimenticanze o inadempienze nutrono un debito nei confronti della società stessa.

Il 30% delle famiglie non in regola con i pagamenti della mensa scolastica

“Abbiamo ricevuto la richiesta da parte dell’azienda - ha spiegato Ghezzi - di un aiuto nella riscossione di questi crediti. Chi per errore, sbadataggine o altro non ha ancora saldato quanto dovuto (considerato che il servizio si paga anticipatamente) è invitato a provvedere al più presto”.

Sull’argomento è intervenuto anche il dotto Edoardo Riva, responsabile dell'Ufficio Servizi Sociali, che ha ricordato come chiunque si trovi in difficoltà nei pagamenti, “può farsi avanti, contattando gli uffici comunali in modo da trovare una soluzione adeguata e condivisa al problema. Per questo servizio sono previste riduzioni, e agevolazioni proprio per queste tipologie di problemi”.

Riduzioni che, ogni anno, costano al comune circa 70.000 euro: “la retta giornaliera - ha sottolineato Riva - è di 4,70 euro a pasto, ma abbiamo già 18 utenti esonerati dal pagamento e altri beneficiari di riduzioni a scalare, fino ad un minimo di soli 1 euro e 70 centesimi, in base all'ISEE”.

Edoardo Riva
Edoardo Riva

Invertire la tendenza per evitare la crisi dell'azienda

L’obiettivo è chiaro: invertire al più presto una tendenza per evitare di mettere in crisi l’azienda e scongiurare così il pericolo di una possibile situazione di cessazione del servizio. Scendendo più nel dettaglio, il credito che l’azienda vanta nei confronti delle famiglie ammonterebbe a circa 14.000 euro totali suddivisi principalmente sulla scuola primaria.

Il 30% degli utenti, non gode quindi di una situazione “in regola”: 47 utenti hanno un debito inferiore ai 10 euro, 83 utenti tra i 10 e i 30 euro e 111 oltre i 30 euro di cui 29 sopra i 100 euro.

Marco Ghezzi

Tra questi ultimi, in cinque casi il debito arriva a toccare anche gli 800 euro: “è una situazione complicata - spiega Ghezzi - ma che non può più essere tollerata, soprattutto per una questione di rispetto verso quelle famiglie che pagano regolarmente il sevizio. Ci sono state chieste azioni nei confronti dei genitori inadempienti ma che non sono però di competenza comunale. Abbiamo voluto però prendere l’impegno di sensibilizzare gli utenti senza creare tensioni”.

L'appello a regolarizzare la situazione debitoria per la mensa scolastica

L’invito è quello di regolarizzare al più presto la propria situazione, soprattutto per quelle famiglie il cui debito è ancora facilmente sanabile. Per tutti gli altri, nel caso vi siano delle oggettive difficoltà, è massima la disponibilità a sedersi attorno ad un tavolo e trovare una possibile soluzione condivisa da tutti.
“Alcune di queste famiglie - spiega Riva - in base ai dati in nostro possesso dovrebbero pagare la tariffa piena, perché aventi un ISEE oltre la soglia di esenzione o semplicemente perché non hanno richiesto le riduzioni. Per queste persone, l’invito è quello di presentarsi in Comune per le valutazioni del caso”.

Luca de Cani

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