Il bello dell'Orrido: nuovo appuntamento da non perdere a Bellano
Sabato 13 novembre incontrocondotto da Armando Besio con Marco Belpoliti
Prosegue la rassegna “Il bello dell’Orrido”, serie di incontri con gli autori sul tema-ossimoro del titolo e legato a Bellano, paese affacciato sul lago di Como e famoso a livello turistico per l’Orrido. Ideata da Armando Besio, l’iniziativa è organizzata da ArchiViVitali, in collaborazione con il Comune di Bellano. Sabato 13 novembre si prosegue nel format in presenza, con l’incontro – sempre condotto da Armando Besio - con Marco Belpoliti: scrittore e saggista, insegna all’Università di Bergamo “Critica letteraria” e “Letterature e culture visive”, collabora con “la Repubblica” e “L’Espresso”. È il condirettore della rivista “Riga” con Elio Grazioli presso la casa editrice Quodlibet, fondatore e direttore editoriale della rivista on line e casa editrice “doppiozero”. È il curatore delle Opere complete di Primo Levi pubblicate da Einaudi. Ha scritto numerosi libri (tra cui: L’occhio di Calvino, Settanta, Doppio zero per Einaudi, e Il corpo del capo, L’età dell’estremismo e Primo Levi di fronte e di profilo per Guanda).
Il bello dell'Orrido: nuovo appuntamento da non perdere a Bellano
L’incontro bellanese è dedicato all’ultimo titolo, intitolato Pianura (Einaudi), con cui ha vinto il Premio Dessì e il Premio Comisso nel 2021. La pianura di cui scrive è quella Padana, luogo in cui lo scrittore è nato (Reggio Emilia) e vissuto, e che si svela non tanto come cuore geografico e produttivo d'Italia, ma come luogo dell'anima. Marco Belpoliti ne fa quasi un'autobiografia in forma di paesaggio, raccontando le città e i "paeselli" della pianura Padana, ma soprattutto evocando gli abitanti, molti dei quali suoi amici e compagni di avventure: Gianni Celati, Luigi Ghirri, Giovanni Lindo Ferretti e molti altri.
Un libro allo stesso tempo intimo e collettivo, la cui copertina – ideata dall’ufficio grafico Einaudi con foto di Luigi Ghirri – ha recentemente vinto il premio “Buona la prima!”, concorso dedicato alla grafica editoriale d’eccellenza a cura di Stefano Salis.
Il dialogo tra Marco Belpoliti e Armando Besio fornisce anche lo spunto per allargare lo sguardo sui temi legati alla natura (molto presenti in “Pianura”) e dei piccoli centri abitativi, agganciandoci alla mostra in corso “L’Italia è un giardino. Di ricerche estetiche e agresti”, a cura di Geraldine Blais (in corso fino al 19 marzo 2022 agli ArchiviVitali).
La rassegna
La profonda gola - scavata dal fiume Pioverna, un’attrazione naturale circondata dalla bellezza selvaggia, dall’alone di mistero delle rocce ripide - calamita il visitatore di ieri e quello di oggi. Il fascino misterioso delle acque del fiume che nel corso dei secoli hanno modellato gigantesche marmitte e suggestive spelonche è anche aumentato dal cupo rimbombo delle acque tumultuose, dalle vertiginose pareti di roccia che hanno da sempre ispirato scrittori e artisti. Il paesaggio naturale di Bellano ben si lega dunque al concetto artistico di “sublime”: proprio per raccontare questo senso di stupore e inquietudine in diversi campi, dall’arte alla letteratura, gli incontri - iniziati nel 2019 – sono proseguiti nel 2020 sia in presenza (con Mario Botta, Chiara Gatti) che on line (con Severino Salvemini, Emilio Isgrò ed Edoardo Erba), appassionando un pubblico sempre più ampio. Dopo gli incontri estivi con Andrea. Kerbaker e Giordano Bruno Guerri, la rassegna prosegue con cadenza mensile fino a fine anno.
Il curatore del festival: Armando Besio
Genovese di nascita (1957), giornalista, si è laureato in Storia dell’Arte con il professor Corrado Maltese presso l’Università di Genova, è stato cronista del Secolo XIX, inviato speciale del Lavoro, caposervizio del Venerdì di Repubblica e delle pagine culturali milanesi di Repubblica. Collabora con la Milanesiana, la manifestazione culturale ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, e con il Circolo dei Lettori di Milano diretto da Laura Lepri. Dirige da 13 anni il festival “ZelbioCult - incontri d'autore su quell'altro ramo del lago di Como”, di cui è anche ideatore.
La rassegna è realizzata grazie al sostegno di: La Scala, Orrido di Bellano, Torneria Automatica Alfredo Colombo.