Valter Mainetti, la riscoperta del Colosseo attraverso l’opera di Locatelli
Il Colosseo è molto più di un simbolo per Roma, perché è la dimostrazione di tutto il potere che l’Impero avesse ai tempi. L’Anfiteatro ha visto un’epoca di gladiatori e di leoni: più di 50000 erano i posti a sedere, divisi tra le gradinate. Tra l’altro, l’Anfiteatro Flavio – questo il nome del Colosseo – è sempre stato un soggetto di grande ispirazione per i pittori. Attraverso l’opera di Andrea Locatelli, che è presente nella collezione della Fondazione Sorgente Group di Valter Mainetti, è possibile riscoprire l’icona del patrimonio culturale e della storia italiana. Tutto nacque con Roma, dopotutto, e ogni strada porta verso l’Eterna.
Il Colosseo è stato chiuso durante il lockdown: per 84 giorni, nessuno ha potuto visitarlo. Quando è stato poi riaperto al pubblico, si è tenuto un concerto all’interno dell’Anfiteatro con gli allievi del Conservatorio di Santa Cecilia.
La direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, è stata molto felice di “riaprire nel segno della bellezza, dell’arte, della cultura e della musica”. Silenzioso spettatore e protagonista al contempo della storia romana, il Colosseo può essere anche riscoperto mediante le opere dei pittori che hanno fatto la storia.
Più di un simbolo: il Colosseo è l’identità di ognuno di noi
Nonostante la caduta dell’Impero, il Colosseo ha continuato a resistere. Nonostante venne abbandonato, nonostante il terremoto (vari, in realtà) e nonostante persino sia stato derubato, il Colosseo continua tutt’oggi a vegliare la città di Roma. È sempre stato una parte integrante del passato, emblema di un’epoca gloriosa che ormai è finita, ma che in realtà continua a resistere sui libri di storia. Un’identità che va oltre il simbolo, l’emblema e il significato storico: il Colosseo è parte integrante di noi stessi.
Il dipinto di Andrea Locatelli nella Collezione di Valter Mainetti
Durante l’illuminismo, per esempio, vi fu un profondo interesse per il Colosseo, rappresentato fra l’altro dagli scritti del Winkelmann. Nel XVIII secolo, il dipinto di Andrea Locatelli – “Veduta dal Colosseo con archeologi e operai al lavoro” – fu veramente emblematico per i tempi, ma non solo. Il dipinto oggi appartiene infatti alla Collezione Fondazione Sorgente Group, con a capo Valter e Paola Mainetti.
Nel dipinto si possono ammirare ovviamente non solo gli archeologi al lavoro, alla ricerca della storia, ma anche i visitatori con sguardo di stupore di fronte alla sua eterna bellezza. Un aspetto molto interessante è che, nonostante sia stato in parte “ferito” nel corso delle epoche, nonostante manchi la parte dell’anello interno – una licenza pittorica, molto comune negli artisti – si mostra ugualmente in tutta la sua magnificenza. Ed è oggi quanto mai attuale, dal momento in cui si stanno svolgendo dei lavori di scavo e restauro, per perpetrare la sua bellezza eterna e antica nei tempi. Preservare l’arte è il compito di ciascuno di noi.
Gli scavi e i restauri al Colosseo
Si potrebbe fare l’errore di pensare che il Colosseo non sia più attuale, che, in qualche modo, sia ormai legato a un passato di fasti che non tornerà mai più. Non c’è nulla di più sbagliato, perché tutt’oggi continuano gli scavi e i restauri. Con il sostegno del Gruppo Tod’s, infatti, si sta puntando al Colosseo per promuovere la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale.
Anche Valter Mainetti ha sostenuto il medesimo impegno verso l’arte antica, dal momento in cui è riuscito a riprendere i ritratti dei discendenti di Augusto, esposti in una mostra permanente al museo Ara Pacis di Roma, un’occasione unica di andare alla scoperta dei nostri antenati. L’arte, ancora una volta, ci insegna che non c’è tempo, non esiste epoca che tenga, ma c’è solo un grande interesse verso chi siamo stati, verso la nostra identità storica, che non può in alcun modo essere messa da parte.