Festival di Venezia: Monsignor Milani e i 100 volontari del Nuovo Aquilone vincono il premio Anac
Un progetto, quello della riqualificazione della sala dell’ex-Aquilone chiusa da decenni, reso possibile anche grazie al sostegno di Fondazione Cariplo
La giuria del premio Carlo Lizzani 2021, riconoscimento collaterale rispetto ai “Leoni d’oro”, ma assegnato nel corso della 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica dall’Associazione Nazionale Autori Cinematografici (Anac) ha deciso di attribuire un Premio Carlo Lizzani Speciale «a una personalità illustre del settore che ha recentemente compiuto un’azione di grande concretezza e di altissimo valore simbolico: Monsignor Davide Milani che con i cento volontari di Lecco ha riaperto, dopo una chiusura di quarant’anni, la sala della città, ora intitolata Cinema Nuovo Aquilone», scrive Anac nel comunicato ufficiale della premiazione.
LEGGI ANCHE Lecco, Lago di Como e Moto Guzzi protagonisti al Festival di Venezia
Monsignor Milani e i 100 volontari del Nuovo Aquilone vincono premio Anac al Festival di Venezia
Un progetto, quello della riqualificazione della sala dell’ex-Aquilone chiusa da decenni, reso possibile anche grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e reso unico dalla carica e dalla passione dei cento volontari che si sono formati a distanza, nei mesi della zona rossa, per poter essere operativi oggi, per l’inizio della programmazione he sarà presto svelata.
In questo difficile anno 2021, nel corso del quale le sale sono state solo parzialmente aperte, la giuria, composta dal Presidente dell’ANAC, Francesco Ranieri Martinotti, Flaminia e Francesco Lizzani, Emanuela Piovano, hanno rivolto simbolicamente il riconoscimento a tutte le sale che hanno riaperto, individuandone in particolare tre che a loro avviso hanno meglio espresso la volontà di ripartire e di rimettersi in gioco, riallacciando rapidamente il rapporto con il pubblico. Tra queste la sala della comunità lecchese che riapre con un progetto culturale che coinvolge oltre 100 volontari in città, dopo 40 anni di chiusura.
La cultura che riparte
«I lunghi mesi di dolorosa chiusura – dichiara Arrigo Tomelleri del Cinema Verdi - ci hanno portato il bisogno di rinnovamento, di programmare una serie di novità che hanno dato il via ad un piccolo piano editoriale di comunicazione tramite i social nel periodo che ha preceduto la riapertura».
«Un ruolo culturale, quello che continua a rivestire il Solaris, - spiega Silvia Ortolani, rappresentante di tutto lo staff del cinema pesarese - vero laboratorio di visioni di qualità, dove si specchia la città che ama la vicenda narrata dalle immagini, la fotografia, la prospettiva di un cinema non scontato e che possa far pensare e nutrire lo spirito».
La storia del cinema Palma di Trevignano Romano inizia nel 1939 e prosegue ininterrotta sino ad oggi, strettamente connessa a quella della famiglia Palma che lo gestisce da sempre. “Mio nonno Fabio - racconta il nipote che porta lo stesso nome - decise di comprare una macchina da proiezione Balilla, trasformando la sua falegnameria in ‘sala per il pubblicò, che oggi, dopo aver passato traversie di ogni genere (compresa una distruttiva tromba d’aria), è diventata un piccolo ma imprescindibile punto di riferimento del cinema di qualità”.
Il premio è sostenuto dalla Direzione generale cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura, dalla Direzione cinema Regione Lazio e dalla Roma Lazio Film Commission.
Oggi la premiazione al Festival di Venezia
La premiazione avverrà oggi, venerdì 3 settembre, alle 16, nello Spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo all’l’Hotel Excelsior nel Lido di Venezia alla presenza di Giovanna Pugliese, responsabile della Direzione cinema Regione Lazio e Luciano Sovena, presidente della Roma Lazio Film Commission.