La scuola non è ancora iniziata e già i sindacati minacciano lo sciopero
Braccia incrociate il primo giorno. La sigla Anief considera l'obbligo «giuridicamente non sostenibile», ma il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi
Gli alunni ancora non sono tornati sui banchi di scuola, ma alcune sigle sindacali hanno già annunciato uno sciopero non appena inizierà l’anno scolastico. La ragione? L’estensione, a partire dall’1 settembre, dell’obbligo del Green Pass per il personale scolastico, necessario per entrare a scuola. Senza la certificazione insegnanti e personale Ata verranno allontanati e, dopo cinque giorni di assenza ingiustificata, sospesi senza stipendio ed eventualmente multati.
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La scuola non è ancora iniziata e già i sindacati minacciano lo sciopero
Contro l’obbligo della certificazione, considerato «giuridicamente non sostenibile», si è da subito scagliato il sindacato Anief, tanto da lanciare una petizione per invitare i parlamentari a cancellare la norma di legge. Peccato che il Tar del Lazio abbia respinto i ricorsi presentati dai sindacalisti, ai quali non è rimasta altra alternativa che minacciare uno sciopero generale.
«La scuola pretende di riaprire in presenza ma in sicurezza – sostiene Anief, come riportano i colleghi del portale News Prima - attraverso provvedimenti che riducano sensibilmente il numero di alunni per classe, garantiscano il distanziamento, offrano tracciamenti periodici sulla diffusione del Covid con test salivari gratuiti per tutti, prevedano una specifica indennità di rischio per il personale scolastico senza alcuna inutile discriminazione in base al possesso della certificazione verde».
Alla mobilitazione, che in Lombardia dovrebbe avvenire lunedì 13 settembre, giorno in cui suonerà la prima campanella del nuovo anno scolastico, avrebbe aderito anche il sindacato Sisa. Resta quindi da capire se si aggiungeranno altre sigle sindacali e, soprattutto, quanti tra docenti e personale amministrativo sceglieranno effettivamente di incrociare le braccia.
«Da un anno aspettiamo regole nuove sul dimensionamento scolastico, mentre nel 2008 in due mesi furono rubati all’istruzione 10 miliardi – ha scritto in una nota il presidente di Anief, Marcello Pacifico -. Con la variante Delta il contagio si diffonde anche tra chi ha avuto il vaccino. Continuare a ripetere che l’obbligo vaccinale risolve il problema della Dad e anche quello del distanziamento interpersonale laddove non ci siano le condizioni equivale a mettere a rischio la salute dei lavoratori delle istituzioni scolastiche e dei nostri studenti».