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Dario Violi M5S a Valmadrera promette: "Dismissione graduale dei forni inceneritori"
Il candidato pentastellato ha incontrato il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero.
Ambiente e rifiuti, due temi cari al Movimento 5 Stelle. Messi in luce anche sabato dalla visita di Dario Violi in provincia di Lecco. Il candidato pentastellato ha infatti incontrato il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero, col quale si è discusso dell'inceneritore di Valmadrera: «E' sovradimensionato per le necessità, inoltre è in conflitto d'interesse, poiché la società raccoglie rifiuti e guadagna nel bruciarli», ha detto Violi a commento di quell'incontro.
Dario Violi e l'ambiente
«Inoltre ci sono ricadute in termine di inquinamento, e nonostante gli atti di indirizzo votati in questi anni in Regione Lombardia per una dismissione in realtà è stato rilanciato. Addirittura, leggiamo di progetti faraonici di teleriscaldamento, che però in realtà abbiamo visto bene come funzionano: grandi progettualità per giustificare il revamping del forno, ma poi dietro c'è poco». Sul tema, i 5 Stelle hanno le idee chiare: «Vogliamo andare verso una graduale dismissione degli impianti di incenerimento, soprattutto perché il teleriscaldamento funziona per 70 percento con caldaie a metano, quindi è una favola che ci raccontano. Noi abbiamo una visione chiara sull'economia circolare, sul riuso dei rifiuti, sulla raccolta differenziata spinta. In molte aree, anche in Italia, si fa questo e si migliora la vita dei cittadini, quindi su questo aspetto andremo avanti. Abbiamo la peggior qualità dell'aria in Europa, quasi il 50 percento dei cittadini lombardi sviluppano un tumore nella propria vita e questo deriva spesso dalla scarsa qualità dell'ambiente. È quindi per noi una priorità».
Le preoccupazioni del Comitato
Violi, quindi, si è confrontato con le preoccupazioni del comitato: «Sono preoccupati che si vada avanti col rilancio e che ci sia un mega piano da 70 milioni di euro. Un investimento che sventra il territorio: invece di investire creando attrattività manifatturiere e turistiche, le società pubbliche cercano sempre di guadagnare sui rifiuti».
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