Banda di ladri di bicilette arrestata a Mandello
Incarcerato in attesa di giudizio un ventenne ucraino residente nel Milanese. Denunciati i suoi due complici.

Ladri di biciclette all'opera in quel di Mandello la scorsa notte. Ma stavolta dopo aver "messo nel sacco" la refurtiva, la banda è finita nella rete dei Carabinieri.
Ladri di biciclette intercettati tra Abbadia e Mandello
Attorno alle 3 di oggi, venerdì 20 agosto 2021, i militari della Compagnia di Lecco hanno tratto in arresto per furto in abitazione K.M., 20 anni, cittadino ucraino, domiciliato in provincia di Milano a Cornaredo, già noto alle Forze di Polizia per un precedente e analogo reato in quel di Bergamo. Il giovane è stato intercettato subito dopo il furto di due costose biciclette dal garage di una villetta sita a Mandello del Lario. Ad allertare le forze dell'ordine è stato il proprietario, dopo essersi accorto dell'intrusione (previa forzatura della saracinesca) e della sparizione dei due velocipedi, che complessivamente hanno un valore stimato in 10mila euro.
L'azione tempestiva dei Carabinieri
L'azione dei Carabinieri è stata tempestiva e efficiente: visionati i filmati delle telecamere dei circuiti di videosorveglianza della zona, i militari hanno intuito la traiettoria di fuga dei ladri. L'auto sulla quale viaggiava l'ucraino - ritenuto il basista del gruppo - è stata fermata a Abbadia. A bordo aveva la refurtiva e questo gli è valso la flagranza di reato valida per l'arresto.
In un altro punto del territorio, a Mandello, era intanto stata fermata la seconda auto, sulla quale viaggiavano gli altri componenti della banda, un 34enne ed un 43enne. Sulle prime i due uomini hanno provato a negare qualsivoglia rapporto con K.M., inutilmente visto che dalla semplice verifica delle chiamate e dei messaggi sui telefonini è risultato l'intenso scambio di comunicazioni tra i tre durante la notte.
Incarcerato a Pescarenico
Nella mattinata odierna l’arrestato è stato condotto in Tribunale di Lecco per il giudizio direttissimo a seguito del quale il Giudice, nel convalidare l’arresto, ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere. Ora si trova nella casa circondariale di Pescarenico. Fissata per il 14 settembre l'udienza di giudizio. Il giovane, assistito d'ufficio dall'avvocato Nadia Colombo, rischia da tre anni e 6 mesi fino a cinque anni.
Per il medesimo reato a lui imputato sono invece stati semplicemente deferiti all'Autorità giudiziaria i suoi due connazionali.