Mercoledì 30 sciopero dei lavoratori dell’igiene ambientale. Possibili disservizi nella raccolta rifiuti e presidio sotto la Prefettura
Manifestazione dei lavoratori in corso Promessi Sposi dalle 10
FP CGIL, FIT CISL e UILTRASPORTI hanno proclamato lo sciopero generale delle lavoratrici e dei lavoratori del settore dell’igiene ambientale Elettrico e gas Acqua). " Mercoledì 30 giugno 2021 potrebbero verificarsi dei disservizi nella raccolta dei rifiuti e nella pulizia delle strade e la chiusura del Centro raccolta rifiuti di via Buozzi e dell'Ecosportello di corso Promessi Sposi - fanno sapere dal Comune di Lecco - in relazione all'adesione allo sciopero generale nazionale dei lavoratori delle aziende che erogano servizi di igiene ambientale. Chiediamo la collaborazione dei cittadini nel caso non venissero ritirati i rifiuti".
Domani sciopero dei lavoratori dell’igiene ambientale. Possibili disservizi nella raccolta rifiuti e presidio sotto la Prefettura
"Motivo della protesta è l’articolo 177 del Codice degli Appalti (Legge 50/2016), le cui proroghe applicative scadranno il 31 dicembre 2021, e che obbligano le aziende concessionarie a esternalizzare e frammentare l’80% di tutte le attività oggetto di concessione, anche quando svolte direttamente dai propri dipendenti, destrutturando così un servizio fondamentale per le comunità locali - spiegano le sigle sindacali - Per non dire delle decine di migliaia di posti di lavoro che saranno messi a rischio, azzerando le garanzie occupazionali e contrattuali delle lavoratrici e dei lavoratori".
Anche in Lombardia, e con le categorie CGIL CISL UIL dei settori dell’energia, nell’ambito della giornata di sciopero di 24 ore (e nel rispetto dei servizi minimi essenziali), si terranno presidi unitari davanti o nelle immediate vicinanze delle Prefetture cittadine. A Lecco la manifestazione è in programma dalle 10
"Lo sciopero di domani, 30 giugno, è importante per le lavoratrici e i lavoratori dell’igiene ambientale ma anche per le cittadine e i cittadini. Non si possono esternalizzare servizi pubblici essenziali e di qualità. I referendum del 2011 sono stati vinti e quel voto va rispettato. In gioco c’è anche il rispetto della democrazia".