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La spaventosa Giubiana bruciata sul rogo a Merate FOTO e VIDEO
Un pubblico numeroso ha assistito al destino fatale della strega malefica.
Consueto appuntamento, anche quest'anno, con la Festa della Giubiana. Una tradizione antica replicata da anni e con successo anche nella Città di Merate.
La Giubiana brucia sulla sommità della pira
Una folla numerosa di adulti e bambini ha preso parte all'appuntamento nel pomeriggio di sabato 27 gennaio. Come al solito, l'evento è stato organizzato alla fine del primo mese dell'anno. Promotore la Pro Loco cittadina presieduta da Sara Frezzotti. Il corteo ha attraversato il centro cittadino partendo da Piazza Italia. In prima fila un gruppo di giovani musicisti, diretti dal maestro Marcello Corti, della Banda Sociale Meratese. Il carro con la terribile strega "mangiabambini" è così giunto nel parco del cannocchiale dove una pira gigantesca ha atteso fatalmente la donnina malefica per il suo destino. Cioccolata, tè e vin brulè per tutti hanno concluso un appuntamento ormai divenuto solida tradizione. Il pomeriggio, inoltre, ha visto in biblioteca una piacevole narrazione teatrale della storia della Giubiana per bambini, in inglese, a cura di International House Team Lingue.
Un'origine contadina e rituale per la Festa della Giubiana
L'ambiente agreste e contadino sembra quello da cui è scaturita anticamente questa tradizione. Verso la fine di gennaio, infatti, era abitudine che i contadini bruciassero un fantoccio spaventoso generalmente inteso come simbolo dell'inverno. Un rito propiziatorio, in pratica, finalizzato a garantirsi raccolti fiorenti nella stagione successiva. Ipotizzabile anche un legame tra la parola Giubiana e il dio Giove, il Signore di tutti gli dei. Legame che permette di cogliere un'implicazione mitica e rituale molto forte sotto forma di intercessione per messi abbondanti e stagioni fertili. Le interpretazioni non sono però univoche: unico è sicuramente il fascino dell'appuntamento che conserva ancora oggi tutta la sua forza.
