Pericolosi intrecci tra le indagini Tullac e Cardine Metal Money: interdittiva antimafia per la società di Mario Polito
Nel 2014 Mario Polito era stato tratto in arresto per tentato omicidio poiché coinvolto, insieme al fratello, nella sparatoria avvenuta ad Annone Brianza
Dallo spaccio di droga, al centro della recente operazione Tullac delle fiamme gialle lecchesi, ai legami tra imprenditoria e malavita "dedita" e al traffico illecito di rifiuti, frode fiscale, autoriciclaggio, usura ed estorsione portati alla luce dall'indagine Cardine Metal Money coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano e condotta dai Nuclei di Polizia Economico- Finanziaria di Milano e di Lecco e dalla Squadra Mobile della Questura di Lecco. E' un intreccio complicato e pericoloso quello che si è stretto intorno alla società destinataria dell'ennesima interdittiva antimafia emessa dal Prefetto di Lecco Castrese De Rosa. Stiamo parlando dell’impresa individuale Polito Service di Mario Polito con sede a Cesana Brianza e che opera nel settore della consulenza in materia amministrativa.
Pericolosi intrecci tra le indagini Tullac e Cardine Metal Money: interdittiva antimafia per la società di Mario Polito
Il titolare, Mario Polito, già gravato da diverse condanne e denunce di polizia, è in carcere dallo scorso 23 marzo. E' stato infatti destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope, nel contesto dell'indagine Tullac. Ma Polito è anche "risultato significativamente collegato anche alla recente indagine Cardine Metal Money, quale rappresentante legale della Sara srl" sottolineano dalla Prefettura.
Era anche stato arrestato per tentato omicidio
Nel 2014 Mario Polito era stato tratto in arresto per tentato omicidio poiché coinvolto, insieme al fratello, nella sparatoria avvenuta ad Annone Brianza proprio all’interno della sede della Sara Srl nel corso della quale era stato ferito un cittadino algerino (nella foto di copertina un'immagine dell'intervento delle forze dell'ordine sul luogo della sparatoria).
"Nel corso degli anni, Polito è stato coinvolto in numerose vicende giudiziarie inerenti traffici di stupefacenti e riciclaggio di ingenti somme di denaro provento di tali traffici - aggiungono dalla sede territoriale lecchese del Governo - tutti commessi in seno ad organizzazioni ‘ndranghetiste di elevato spessore criminale".
Il prefetto Castrese de Rosa
Salgono così a 21 le interdittive antimafia adottate dalla Prefettura di Lecco negli ultimi due anni, di cui 10 soltanto negli ultimi cinque mesi, a conferma di un’attività che si va sempre più intensificando nel territorio lecchese.
"Come è possibile vedere, stiamo lavorando intensamente - ha affermato il Prefetto Castrese De Rosa - per ripulire il territorio provinciale dalle infiltrazioni della criminalità organizzata che, in questo territorio, opera sotto traccia, senza gesti particolarmente eclatanti, e che tuttavia si innerva nel tessuto imprenditoriale, contaminandolo”.