Chiusura dei centri vaccinali: scattano le petizioni sul Lago e nel Meratese
I sindaci del Lecchese, attraverso i loro rappresentanti in seno all’Assemblea di Ats Brianza (Flavio Polano) e del Distretto (Guido Agostoni), intendono fare pressione su Regione Lombardia per ottenere la riapertura dei centri vaccinali di prossimità che tanto bene hanno operato nella fase "Over 80".
Chiusura dei centri vaccinali di prossimità, ovvero quelli allestiti nei comuni lecchesi: scattano le petizioni e le lettere dei sindaci per chiedere alla Regione di tornare sui propri passi organizzando la campagna vaccinale non esclusivamente negli hub massivi (Palataurus a Lecco, Technoprobe a Cernusco, sede della Comunità montana a Barzio e Lariofiere a Erba).
Chiusura dei centri vaccinali: scattano le petizioni e le lettere dei sindaci
Il disappunto è forte in particolare nei Comuni della sponda orientale del lago: i settantenni che si sono prenotati venerdì scorso sono stati indirizzati a Barzio in Valsassina, nel centro vaccinale allestito alla Fornace, sede della Comunità montana, per chi arriva dal lago a 30 chilometri di distanza. A fronte di queste e altre incomprensibili disposizioni logistiche, i sindaci del Lecchese, attraverso i loro rappresentanti in seno all’Assemblea di Ats Brianza (Flavio Polano) e del Distretto (Guido Agostoni), intendono fare pressione su Regione Lombardia per ottenere la riapertura dei centri vaccinali di prossimità che tanto bene hanno operato nella fase «Over 80».
Parliamo di Pra Magno a Mandello, della palestra di Bellano, del Fatebenefratelli di Valmadrera. "E’ un dato di fatto: nei centri di prossimità le persone vengono più volentieri e questo facilita il raggiungimento dell’obiettivo finale auspicato, ovvero l’immunità di gregge - commenta il sindaco di Mandello Riccardo Fasoli - Ci sono altrettanto evidenti vantaggi che fanno la differenza rispetto ad un hub vaccinale grande e distante: questi centri funzionano praticamente gratis, perché è più facile coinvolgere i medici di base che volentieri si mettono a disposizione della loro comunità. Chiedere a un settantenne, che può non essere autonomo, di recarsi a chilometri di distanza, significa rischiare che rinunci a vaccinarsi. Può succedere perché il vaccino anti Covid non è obbligatorio".
Argomenti ribaditi nella lettera sottoscritta dai sindaci, insieme alla richiesta di essere ascoltati: in fondo sono coloro che, trovatisi in prima linea nell’ultimo anno, hanno dimostrato di cavarsela egregiamente.
1.130 firme per non chiudere Pra Magno
Intanto il gruppo Vivere Lierna ha lanciato sulla piattaforma change.org una petizione intitolata " NO alla chiusura del centro di vaccinazione di Pramagno senza se e senza ma" che in tre giorni ha già raccolto 1130 firme.
"I Cittadini residenti nei comuni di Abbadia Lariana- Mandello del Lario e Lierna devono fare sentire la loro voce PROTESTANDO contro la decisione di Regione Lombardia che ha deciso di chiudere il centro di vaccinazione allestito a PRAMAGNO in Mandello del Lario.
Il Sindaco di Mandello del Lario, ATS, i Medici e il Personale sanitario volontario, gli Alpini e altri volontari, hanno reso OPERATIVO un IMPORTANTE e FUNZIONALE centro di vaccinazione dimostrando di sapere andare incontro ai bisogni della nostra gente perseguendo l'obbiettivo di favorire la vaccinazione.
E' grazie a loro se le nostre comunità hanno potuto usufruire di questo concreto e importante servizio sanitario locale. NON E' PENSABILE costringere le Persone a dovere affrontare disagi andando qua e là in Provincia (o da altre parti) per potersi vaccinare perchè così facendo l'obbiettivo non si raggiunge.
Purtroppo quando le cose "fatte in casa" vanno bene, funzionano e risolvono i problemi, c'è qualcuno in ALTO o da altre parti che DECIDE per soluzioni che però non considerano i bisogni dei Cittadini locali.
NON condividendo una decisione SBAGLIATA, dobbiamo evidenziare il nostro dissenso. Non chiediamo l'impossibile, chiediamo che la decisione venga revocata e che l'Hub di PRAMAGNO rimanga OPERATIVO e gestito da coloro che hanno dimostrato con i FATTI di sapere FARE, grazie al contributo che hanno dato e che possono continuare a dare per aiutare chi ancora oggi ( e piu' avanti) aspetta di vaccinarsi !!"
Riattivare il Centro Vaccinale di Olgiate Molgora
"Riattivare il Centro Vaccinale di Olgiate Molgora": questo il titolo della petizione lanciata da Giuseppe Floridia del gruppo La Valletta 5Stelle su petizioni.com
"A seguito della decisione di Regione Lombardia, ASST, ATS e del commissario di chiudere i centri vaccinali di prossimità di Olgiate chiediamo ai cittadini di inviare a questi indirizzi la seguente email e di aderire alla petizione sottostante:
segreteria.moratti@regione.lombardia.it
direzione.generale@ats-brianza.it
Noi cittadini della provincia di Lecco appoggiamo i nostri sindaci nel difendere il "modello lecchese" che senza aggravio di costi, con l'aiuto dei volontari, di infermieri specializzati e dei medici di base hanno creato i centri vaccinali di prossimità, preziosi presidi in favore delle persone più fragili. Auspichiamo che il modello venga esteso a tutta la Lombardia e che affianchi i grandi hub nella campagna vaccinale. Questi centri vaccinali di prossimità dovranno formare il nucleo sul quale fondare le case della comunità suggerite anche dal governo centrale".