Morto in montagna: la Procura di Lecco blocca la salma del nipote del boss Matteo Messina Denaro
Disposta l'autopsia per fugare ogni dubbio sulla causa della morte
La salma era pronta per essere trasferita nel paese d'origine, in Sicilia, a Castelvetrano, per la celebrazione delle esequie. Ma al momento tutto è stato fermato a seguito della decisione della Procura di Lecco di disporre l'esecuzione dell'autopsia sul corpo di Gaspare Allegra, 37 anni, morto in montagna domenica scorsa, dopo una terribile caduta sul Grignone. Un provvedimento, quello degli inquirenti lecchesi, sul quale ha pesato la parentela della vittima con Matteo Messina Denaro, boss di Cosa Nostra, considerato tra i latitanti più pericolosi e ricercati al mondo.
Morto in montagna: la Procura di Lecco blocca la salma del nipote del boss Matteo Messina Denaro
Allegra, di professione avvocato, è infatti figlio della sorella del boss, ricercato dal 1993. La sua morte, avvenuta nel pomeriggio di domenica sulla Grigna Settentrionale, è stata immediatamente "classificata" come un incidente. L'uomo è scivolato sotto gli occhi del fratello Francesco compiendo un volo di decine di metri. Una caduta fatale che non gli ha lasciato scampo.
Il corpo, recuperato dall'equipe a bordo dell'elisoccorso decollato da Como, era stato inizialmente trasferito alla camera mortuaria del Manzoni e quindi, restituito alla famiglia tanto che la salma aveva lasciato Lecco per la provincia di Milano e per la precisione per la camera funeraria di Robecco sul Naviglio. Allegra da tempo aveva lasciato la Sicilia e si era trasferito ad Albairate. Ma come detto nella mattinata di ieri, mercoledì 24 marzo 2021, la Procura ha deciso di disporre l'autopsia per fugare qualsiasi tipo di dubbio sulle cause della morte del giovane legale e solo dopo verrà celebrato il funerale. Funerali che in ogni caso saranno "accessibili" solo alla famiglia. Il questore di Trapani Salvatore La Rosa ha già nel frattempo vietato pubbliche per questioni di ordine e sicurezza pubblica.