Intervento

Teleriscaldamento: se questa è la cultura politica dei nostri sindaci

di Germano Bosisio, Massimo Riva, Salvatore Krassowski, Aldo Dal Lago, Enzo Venini, Cesare Panzeri

Teleriscaldamento: se questa è la cultura politica dei nostri sindaci
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Ci giungono voci sui contenuti dell'Assemblea di Coordinamento Intercomunale di Silea svoltasi il 4 Marzo.
Voci che integrano le scarne note riportate da tutti i media locali, a riprova del vivo interesse attorno alla pluriennale vicenda del teleriscaldamento, ormai giunto al quasi epilogo. Altre notizie erano state, poco prima, pubblicate per l'unico Consiglio Comunale, quello di Lecco, e per una vicenda che, in ragione delle sue varie ed assai importanti articolazioni per la Collettività, avrebbe invece dovuto costituire una inderogabile occasione d'approfondimento e di scelta in tutti i Consigli Comunali della Provincia.
E questa è già un prima grave anomalia per il tessuto democratico non solo locale. Ma giungono anche voci dagli “spifferi” di cui a volte solo pochi ( chissà perché?) giornalisti traggono linfa per i loro puntuali resoconti, già questo rappresentando un'altra pur minore anomalia visto che, quanto in loro possesso, fa da contraltare all'obbligo alla “riservatezza” informativa appioppato da Silea a Sindaci e ancor più gravemente la negazione dell'accesso agli atti per i Consiglieri.
Negazione la cui pretestuosità è stata giustamente contestata da 4 ammirevoli Consiglieri, oltretutto di Comuni e orientamenti politici diversi, rivolgendosi direttamente al Prefetto e all'Anac.
Ma tornando ai trapelati contenuti dell'Assemblea che, se fossero fondati come è legittimo credere, non potrebbero che suscitare perlomeno un forte sconcerto da parte di ogni qualsiasi cittadino che abbia cuore la propria Collettività.
Sembrerebbe infatti che la causa principale del rimando al 18 marzo della decisione sull'”atto politico d'indirizzo” sia stata dettata quasi esclusivamente da ragioni di ordine economico e cioè in sostanza dalla vantaggiosità o meno della possibile “acquisizione da parte di Silea (società pubblica che, lo ricordiamo, è esclusivamente di “proprietà” dei Comuni) di “una partecipazione azionaria, sia pure minoritaria (non inferiore al 10%), nella Società di Progetto costituita da Varese Risorse ..” per dirla letteralmente come prevista nella proposta d'atto d'indirizzo.
Ma come : si discute di ritorni economici, di dividendi e di redditività economica e patrimoniale e quindi in sostanza di “business” e non si accenna nemmeno, salvo qualche sporadico intervento di qualche illuminato sindaco, ai ritorni ambientali, salutistici e sulla tanto sbandierata “Sostenibilità” ? Quella “Sostenibilità” legata anche alla “questione climatica” che, per prima, dovrebbe orientare le scelte in tutti campi e a tutte le latitudini ?
Ma allora chi ci rappresenta, o ci dovrebbe rappresentare, da quale tipo di cultura politica è mosso realmente ? Quella delle convenienze economiche, i cui frutti spesso peraltro non ritornano ai Cittadini ma vengono risucchiati da operazioni finanziarie quantomeno dubbie, o dal Bene Comune, che non può essere basato solo su mere logiche economiche ?
Si sono ridotti a essere solo “ragionieristici” amministratori e semplici esecutori di strategie e logiche improntate ad interessi “superiori” o sanno esprimere, soprattutto su questioni dirimenti come questa, scelte autonome a valenza “Politica”, quella con la P maiuscola ? E accetteranno logiche di solo presunta riservatezza dei dati o favoriranno, come compete loro, un reale accesso agli atti quantomeno a tutti i loro Consiglieri, trattandoli in appositi Consigli Comunali a cui compete l'effettivo esercizio del cosiddetto “Controllo analogo” nei confronti di Aziende Pubbliche da loro stessi partecipate ?
Registrando comunque con piacere perlomeno il temporaneo stop prodotto nel corso della citata Assemblea del 4 marzo, invitiamo tutti Cittadini a seguirne le evoluzioni che ci auguriamo partano invece da ben più importanti criteri, quelli che menzionavamo appena sopra che dovrebbero ispirare ogni “Amministratore”.
A fronte ad un esecrabile possibile irrigidimento che perseguendo una logica ormai anacronistica e superata (quella del teleriscaldamento/incenerimento da rifiuti e poi pur alimentabile con fonti combustive e quindi comunque climalteranti, oltre che inquinanti) non mancano di certo “visioni” e percorsi alternativi concretamente e virtuosamente percorribili.
Percorsi alternativi ispirati al cosiddetto modello “Rifiuti Zero”, peraltro già applicati con successo in altri territori, che da più parti, compreso noi, sono stati più volti infruttuosamente sottoposti ai nostri amministratori.
In definitiva si tratterebbe “solo” di tradurre in pratica le tanto proclamate parole d'impegno verso una effettiva “transizione ecologica”, peraltro agganciando anche i corposi finanziamenti europei, specificatamente finalizzati a questi specifici scopi.
Sapranno i nostri amministratori assumersi la responsabilità di imprimere quella “svolta” così tanto auspicata da tutti, invertendo una rotta che appare sempre più anacronistica e solo funzionale a logiche di mercato ?
Non solo a noi sembra che se ciò non accadesse si finirebbe per accettare, con molti elementi di fondatezza derivanti dal relativo piano espansivo di A2A (che controlla, attraverso ACSM- AGAM, Varese Risorse), una logica che potrebbe favorire gli interessi di quel colosso a tener allacciato il forno alla rete del teleriscaldamento ed operativo al massimo carico termico, almeno per 35 anni.
Invitiamo quindi tutti i Cittadini a vigilare sulla prossima assemblea del 18 marzo e a tenerne poi soprattutto conto quando saranno chiamati ad esprimere il proprio voto in occasione delle prossime elezioni amministrative.
I nostri sindaci privilegeranno le solo presunte convenienze economiche, peraltro inesistenti viste le loro stesse perplessità, o l'effettivo Bene Comune ?

Germano Bosisio - Oggiono
Massimo Riva - Lecco
Salvatore Krassowski – Cernusco Lombardone
Aldo Dal Lago – Colle Brianza
Enzo Venini - Colico
Cesare Panzeri - Oggiono

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