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Lario Reti Holding: quasi 10 milioni per il raddoppio dell’acquedotto Brianteo

Per rendere ancora più moderna ed efficiente la distribuzione dell’acqua, Lario Reti Holding ha messo a punto due interventi nelle tratte tra Valmadrera e Civate e tra Civate e Dolzago

Lario Reti Holding: quasi 10 milioni per il raddoppio dell’acquedotto Brianteo
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Non si fermano gli investimenti di Lario Reti Holding, gestore del servizio idrico integrato in provincia di Lecco, per far diventare l'infrastruttura del Servizio Idrico Integrato del territorio sempre più moderna e all’avanguardia. Nei primi 5 anni di affidamento del servizio, la società ha investito oltre 100 milioni di euro in infrastrutture, e sul piatto, fino al 2022, ci sono due tra i progetti più ambiziosi mai realizzati dalla società. Si tratta infatti del potenziamento dell’Acquedotto Intercomunale Brianteo in due tratte cardine: tra Valmadrera e Civate e tra Civate e Dolzago. Il primo tratto prevede investimenti per circa 3 milioni e mezzo di euro mentre il secondo per quasi 6 milioni.

Il progetto per il potenziamento della rete dell’acquedotto intercomunale Brianteo che coinvolgerà la tratta tra Civate e Dolzago

E’ fondamentale sapere che l’acquedotto Brianteo è la principale rete idrica in gestione a Lario Reti Holding: nasce dal potabilizzatore di Valmadrera, che aspira l’acqua a circa 40 metri di profondità nella baia di Parè e potabilizza fino a mille litri di acqua al secondo. Tramite una serie di opere accessorie e il collegamento alle reti locali, serve 66 Comuni delle Province di Lecco, Como e Monza. Si tratta di una rete di circa 700km, di cui 60 formano la dorsale principale, a fronte dei circa 2600 complessivi gestiti dalla società. Grazie a questa struttura vengono potabilizzati circa 14 dei 26 milioni di litri di acqua distribuiti in tutta la provincia di Lecco.

A seguito del revamping e del rinnovo dell'impianto d e l l’impianto di potabilizzazione di Valmadrera la società ha dato il via alla progettazione del raddoppio dell’acquedotto Brianteo nella parte che da Valmadrera porta a Dolzago. Il raddoppio della tratta porterà notevoli vantaggi per la qualità del servizio erogato e per la gestione della rete da parte di Lario Reti Holding. Questo potenziamento consentirà infatti di sospendere l’uso di una delle due condotte in caso di interventi di manutenzione, senza tuttavia intaccare la distribuzione dell’acqua ai Comuni. Inoltre, permetterà di alleggerire il carico sulla tubazione esistente, riducendo il numero e l’intensità delle perdite ed incrementando l’efficienza energetica.

Lelio Cavallier, presidente di Lario Reti Holding

"Lo sdoppiamento dell’acquedotto Brianteo è un’opera critica e strategica per la corretta gestione del servizio idrico integrato - spiega Lelio Cavallier, presidente di Lario Reti Holding - si tratta di un’opera che, alla sua conclusione, impatterà per oltre 9 milioni di euro e servirà 66 Comuni delle province di Lecco, Como e Monza e Brianza. L’acquedotto Brianteo è una dorsale risalente agli anni ’90 e che si dipana per 700 km partendo dal potabilizzatore di Valmadrera, che rende potabile l’acqua del lago a un ritmo di mille litri al secondo, dissetando più di 400mila persone".

La prima tratta interessata dall’espansione è quella tra Civate e Dolzago, per una lunghezza di circa 10 chilometri suddivisi in tre parti, una delle quali sotto al Lago di Annone.
La seconda sezione di tubazione dovrà infatti collegare Civate ad Oggiono con un tubo in acciaio dal diametro di 600 mm, tagliando per il Lago davanti a Galbiate.
Questa seconda tratta è anche la più complessa da gestire a livello di cantiere che dovrebbe durare oltre 500 giorni con consegna dei lavori per l’estate 2022.

L’attuale tubazione viaggia sostanzialmente parallelamente alla Strada Statale 36 mentre la nuova tubazione passerà sotto il Lago di Annone a partire dalla zona degli svincoli della SS36 a Civate, stoto cui la condotta passerà senza bisogno di scavi, grazie a uno spingitubo.

"L'opera è inserita nel Piano Nazionale Acquedotti e beneficia di un contributo a fondo perduto da parte di ARERA, l'autorità nazionale di regolamentazione del settore. Il raddoppio di tale dorsale è fondamentale in quanto consentirebbe - da una parte - di efficientare la gestione energetica del potabilizzatore e delle camere di rilancio, andando a separare la necessità di generazione di pressione e - dall’altra parte – di avere una soluzione di riserva nel caso di manutenzioni da attuare sulla tubazione - spiega il presidente Cavalier - sotto l’aspetto tecnico, l’innovazione portata da questa opera riguarda la posa delle tubazioni che passeranno all’interno del lago di Annone e che saranno realizzate in accordo con tutti i criteri ambientali e di conservazione di floro-faunistica che ci sono stati richiesti dagli Enti preposti.
Inoltre, per non intralciare il traffico sulla Statale 36 e sugli svincoli annessi in zona Civate, andremo a posare una parte di condotta con tecnica “no-dig ” cioè senza realizzare scavi a cielo aperto ma “spingendo” il tubo sotto alla strada esistente".

Un cantiere, come detto, delicato perché il Lago di Annone è riserva naturale e tutti i lavori devono essere realizzati nel rispetto di questo ambiente da tutelare.

"In questi mesi che precedono l’inizio del cantiere abbiamo concordato le attività con diversi attori, per assicurarci e assicurarli che i lavori verranno effettuati secondo tutte le regole senza intaccare il patrimonio della biodiversità del lago - spiegano i vertici di Lario Reti Holding - per questo motivo la prima parte del cantiere durerà fino al 31 maggio. A quel punto i lavori si fermeranno fino a novembre perché in quel periodo ci sono vincoli ambientali particolari: molte specie protette si riproducono in quei mesi e non possono essere disturbate". E aggiungono: "Verrà inoltre effettuata una verifica archeologica subacquea nel lago affinché ci sia la certezza che dove dovranno essere effettuati gli scavi non ci siano reperti storici e archeologici di pregio che devono essere salvaguardati". Il presidente sottolinea: "La progettazione cosciente di questi interventi, realizzata in armonia con tutti gli Enti coinvolti - dalle associazioni locali di pesca ad ANAS - ci ha permesso di ridurre al minimo l’impatto che le nostre opere avranno sul territorio e sulla comunità e rappresenta un altro segnale del cammino “controcorrente” che abbiamo intrapreso nella gestione del servizio idrico integrato".

Solo successivamente partirà il cantiere che coinvolge la tratta tra Valmadrera e Civate per una lunghezza di circa 5 chilometri. L’opera, di notevole complessità, prevede la posa di tubazioni dal diametro di 700 mm in acciaio ad una profondità di oltre 2 metri, in zone urbane ad elevato traffico per cui verrà organizzata una progettazione dei lavori per incidere il meno possibile sulla viabilità.

I numeri di Lario Reti Holding

Lario Reti Holding S.p.A. è, dal 1° gennaio 2016, il gestore del Servizio Idrico Integrato per tutti i Comuni della Provincia di Lecco.

Gestisce oltre 450 sorgenti, 130 pozzi, la potabilizzazione dell'acqua del Lago, più di 2.600 km di condotte acquedotto e oltre 1.700 km di condotte fognarie, assicurando la manutenzione e la distribuzione capillare delle acque fino al rubinetto di casa, il loro collettamento e la successiva depurazione.
Le “Gocce di Conoscenza” sono un percorso che Lario Reti Holding propone, in collaborazione con il Giornale di Lecco e il Giornale di Merate per formare ed informare il pubblico sull’impegno quotidiano che la società porta avanti su tutto il territorio provinciale.

Per un'azienda a prova di futuro

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Tra il 2016 e il 2020 abbiamo investito oltre 100 milioni di euro nel servizio idrico integrato provinciale e tra il 2021 e il 2023 ne investiremo oltre 60. Tutto questo è possibile grazie al contributo dei cittadini, che sostengono gli investimenti con la tariffa e le bollette.
La nostra priorità è il miglioramento del servizio, oltre che la cura del territorio che serviamo, perché la tua acqua è la nostra passione.

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