85 rifornimenti dal benzinaio in un'ora nel cuore della notte: furbetto del Cashback in azione a Lecco
Un 30enne ha effettuato ottantacinque rifornimenti dalle 2.33 alle 3.44 di sabato al distributore di via Moro
85 transazioni bancomat in poco più di un’ora al distributore automatico di benzina. Precisamente, in 71 minuti. Per una spesa di dieci euro, non di più. Tutto questo per riuscire a garantirsi la scalata tra i primi centomila del Cashback, e ottenere un premio in più oltre al rimborso del dieci per cento della spesa totale. Fatta la legge trovato l’inganno recita un vecchio adagio. Il «furbetto» del Cashback lecchese finora ha battuto tutti i record nazionali visto che al secondo posto nella classifica, stilata per gioco dagli stessi benzinai, c’è un uomo che in provincia di Cuneo è arrivato a 62 transizioni in 55 minuti.
Ma procediamo con ordine.
Tutto è successo la scorsa settimana nella notte fra venerdì 5 e sabato 6 febbraio 2021 a Lecco, in via Aldo Moro alla stazione di servizio di Roberto Mellace, titolare anche di un garage in via Lamarmora.
85 rifornimenti dal benzinaio in un'ora nel cuore della notte: furbetto del Cashback in azione a Lecco
A raccontare quanto è accaduto è lo stesso proprietario che ha postato anche la foto del cliente («rubata» dalle telecamere di sicurezza), sulla sua pagina Facebook e su quella dei Benzinai liberi. Si tratta di un giovane di circa 30 anni giunto in via Moro a bordo di una Peugeot. Già, perché Mellace, quando sabato mattina si è recato al distributore per le solite operazioni, si è trovato una lista di otto metri e mezzo di scontrini tutti con una spesa minima. «Non ci potevo credere - ci ha confessato l’uomo ancora esterrefatto - Quando sono entrato nel distributore e ho visto l’elenco delle transizioni sono trasalito soprattutto per l’importo di ciascuna di esse. Poi ho guardato i filmati delle telecamere, dove si vede questo giovane che dalle 2.33 alle 3.44 di sabato notte imposta la pompa, stacca la pistola, eroga un goccia di benzina e poi riaggancia... questo per 85 volte. E’ riuscito a spendere somme che si aggirano fra gli 8 e i 12 centesimi. Tutto questo sbattimento per sborsare meno di dieci euro, tra l’altro in una stazione di servizio come la nostra dove la benzina è fra le meno care».
Benzina prelevata.. una goccia alla volta
Come dicevamo il 30enne è uno dei un «furbetti» del Cashback. Il piano varato dal Governo prevede infatti un rimborso di massimo 150 euro a chi supera 50 transazioni con carte e app di pagamento. Per ottenere un alto numero di scontrini non ha fatto altro che prelevare la benzina... una goccia alla volta. Naturalmente senza infrangere alcuna norma. E poi oltre al Cashback ordinario, si può aspirare anche al super Cashback, cioè un premio da 1.500 euro a semestre al quale potranno accedere i primi 100mila consumatori che totalizzano il maggior numero di transazioni, indipendentemente dall’importo.
«La maggior parte dei miei colleghi, però, paga 10 centesimi per ogni transizione con metodi elettronici di pagamento - precisa Mellace - Per fortuna io ho un accordo forfettario con la mia banca. Però questa persona ha rischiato di bloccarmi la pompa di benzina che mediamente eroga carburante 200 volte in un giorno: si figuri cosa può significare per l’impianto far partire il meccanismo 85 volte in un’ora. Infatti sulla pagina Facebook io ho postato questa frase: “Se mi avessi bloccato la pompa ti avrei cercato per chiederti i danni”».
Recidivo....
Tra l’altro il giovane, la scorsa settimana si era già presentato due volte. «Il 3 febbraio alle 21 ha usato il bancomat 5 volte, così come il 4 febbraio alle 12.30. Poi si vede che ci ha preso gusto ed è tornato sabato nelle prime ore del mattino. Credo che sia necessario imporre un regolamento a questa storia del Cashback altrimenti ne saremo tutti penalizzati. Sempre settimana scorsa c’è stato un altro giovane che ha usato il bancomat per sette volte: ma almeno questo ha effettuato transizioni da 5 euro l’una, non da dieci centesimi».
E il coprifuoco?
E poi, alla fine di tutto si pone anche un’altra domanda: «Ma non c’è il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino? Questo signore aveva il permesso per stare in giro un’ora per fare i suoi giochetti o è passibile di sanzione?».
Bella domanda alla quale, forse, dovranno rispondere le forze dell’ordine.
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