La fede più forte del Covid: Somasca celebra il suo patrono San Girolamo, tutte le foto della cerimonia
Una solennità estremamente sentita che quest'anno, a causa dell'emergenza Covid, è stata vissuta in maniera più ristretta ma non per questo meno coinvolgente.

Si concluderanno nel pomeriggio di oggi, lunedì 8 febbraio le celebrazioni per San Girolamo, patrono della frazione vercuraghese di Somasca. Una solennità estremamente sentita che quest'anno, a causa dell'emergenza Covid, è stata vissuta in maniera più ristretta ma non per questo meno coinvolgente.
La fede più forte del Covid: Somasca celebra il suo patrono San Girolamo
Nel pomeriggio di sabato la prima concelebrazione presieduta dal preposto Generale dei Padri Somaschi padre, José Antonio Nieto Sepulveda, al termine della quale è stata trasportata L'urna di San Girolamo e posta al centro dell'altare maggiore. E' stato invece il prevosto di Lecco monsignor Davide Milani a celebrare la messa solenne di ieri mattina, domenica 7 febbraio 2021.
Ad animare tutte le celebrazioni, che sono state trasmesse in rete per consentire ai fedeli di partecipare vista la ridotta capienza della Basilica per le norme Covid, è stata la corale della Basilica diretta dal Maestro Cesare Benaglia accompagnata, all'organo, dal giovane Maestro Calolziese Massimo Borassi e con la mezzo soprano Marta Fumagalli di Lurago d Erba.




Stamattina il momento più solenne con la cerimonia presieduta da sua monsignor Adriano Cevolotto, vescovo di Piacenza e Bobbio sul pulpito insieme ai sacerdoti della Val San Martino alla presenza del sindaco di Vercurago Paolo Lozza e l'ex sindaco Poalo Greppi.
L'omelia del Vescovo
Potemmo definire il nostro San Girolamo Emiliani come colui che si è uniformato a Gesù così, come l'Apostolo Paolo desiderava San San Girolamo proprio con la sua vita è entrato a far parte del Vangelo, parola del Signore Vivente. Egli infatti vendette e lasciò tutti i suoi beni materiali, per seguire Gesù. Girolamo nella sua vita subì l'umiliazione della prigionia ma con le preghiere si liberò dalle catene della prigionia, che era la sua vita precedente. Egli piegò le sue ginocchia, davanti a Dio ed abbandonò l'orgoglio personale. E' un esempio per tutti noi
Liverato poi dai legami materiali di questo mondo divenne sostegno e padre degli orfani. La sua 2paternità" la visse tra i poveri, i ragazzi abbandonati. Non si limitò ad educarli, ma ridette la loro dignità amandoli Egli nel suo peregrinare, tra la Lombardia e Venezia, sua città natale, li portava sempre con sé. Questo è amore vero, Vangelo vissuto, poiché nessuno è nato tanto povero da non aver qualcosa da donare. L'amore e la carità di Dio sono doni gratuiti.
Mario Stojanovic
Tutte le foto della cerimonia











