Fonderia San Martino: il Comune obbliga liquidatore, giudice e commissario a mettere in sicurezza l'area
"Sono passati anni dalla chiusura e poco e nulla è stato fatto, chiediamo solo di pulire l’impianto con un intervento minimo, con costi contenuti e di iniziare l’indagine approfondita per verificare lo stato dei luoghi"

Il Sindaco e la giunta Municipale di Olginate, con il sostegno dei consiglieri di maggioranza, hanno deciso di avviare il procedimento per obbligare il Liquidatore Giudiziale, il Giudice Delegato alla procedura e il Commissario Giudiziale, ad iniziare le attività di pulizia tecnica e messa in sicurezza del sito industriale da tempo abbandonato. La notizia, decisamente importante per la comunità di Olginate, è arrivata oggi, sabato 26 dicembre dall'Amministrazione comunale.
Fonderia San Martino: il Comune obbliga il liquidatore, giudice e commissario a mettere in sicurezza l'area
Di fronte ai continui solleciti del Comune, rivolti a chi doveva intervenire, che sono al momento rimasti inascoltati, la Giunta diretta dal sindaco Marco Passoni ha deciso di prendere un provvedimento netto, senza se e senza ma "Dovranno iniziare i lavori per la redazione del piano di caratterizzazione - spiegano dal palazzo municipale - Questa decisione è stata assunta dopo diversi solleciti, incontri con le parti, per trovare una soluzione per mettere in sicurezza l’impianto, incontri e solleciti che non hanno sortito i risultati attesi".
"Nulla è stato fatto"
"Sono passati anni dalla chiusura e poco e nulla è stato fatto, chiediamo solo di pulire l’impianto con un intervento minimo, con costi contenuti e di iniziare l’indagine approfondita per verificare lo stato dei luoghi. - aggiungono dal Gruppo Consigliare Olginate 2020- Ci auguriamo tutti che chi deve intervenire lo faccia ed in fretta, perché è passato tanto tempo e i residenti limitrofi hanno il diritto di vivere in luoghi salubri".
La promessa
"Assicuriamo tutti che il Comune non si fermerà di fronte a nessuno e che è pronto a provvedere in prima persona, difendendo in tutte le sedi il nostro diritto ad essere rispettati".