Statuto di Silea e il voto in Consiglio, il futuro è già qua
La riflessione di Paolo Trezzi
Di Paolo Trezzi
Caro Giornale di Lecco - Prima Lecco
Il futuro può essere beffardo e venire quando non te lo aspetti. A volte ti pare troppo presto
Quando non ti sei ancora smesso il vestito da festa e forse sei (ancora) un po' brillo di feste per quei 31 voti benedetti
Il futuro può essere però un pallone seppur infangato che ti viene lanciato durante un matrimonio e tu in abito bianco; non sei Maradona ma basta che ti sia rimasta l'innocenza e quel pallone lo stoppi di petto senza pensarci un secondo di più
Lunedì quel futuro beffardo ti arriva forse troppo presto, e il tuo pallone è un voto palese, e ti tocca quindi già svelare se sei ancora innocente, coerente o sei la schiappa che pur di giocare in prima squadra si dopa perché gliel'ha chiesto l'allenatore
Questo futuro già qua è la votazione alle modifiche dello Statuto di Silea
Già lunedì si svelerà quello che i più forse pensavano di dover affrontare molto più avanti
Se sulle proprie spalle c'è fiero il proprio passato o questo è stato gettato dietro le spalle
Vedremo se la sinistra dei movimenti, insieme a quella ecologista, al centrosinistra democratico e ai civici, voterà per dire NO alle modifiche allo Statuto Silea, che levano dai suoi scopi:
-"La promozione dello sviluppo sociale, economico e civile del territorio”; che forza, forse addirittura, il codice civile
- che inseriscono nuovi compiti, con forte rischio di conflitto di interessi
- E ancora, per esempio, attribuiscono la gestione del verde, sottraendolo ai Comuni che così si vedran scippare il consolidato sostegno socio occupazionale a molte persone in difficoltà e fragili
Insomma, già lunedì in consiglio vedremo, definitivamente, se in primis Stefania Rovagnati, Alberto Anghileri, Roberto Nigriello, Pietro Regazzoni, Giovanni Tagliaferri, Clara Fusi, Matteo Ripamonti, Saulo Sangalli, Daniele Blaseotto e Paolo Galli saranno portatori di interessi collettivi o meri portatori d'acqua del potere
Come ha detto una volta Goffredo Fofi non c'è niente di male a vendere il culo, a volte serve a campare.
È l'anima che, con buona pace di Silea, Gattinoni e degli equilibri comunali, non ha prezzo
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Paolo Trezzi