Vaccinazione antinfluenzale, "Un flop annunciato". Nel Lecchese vaccini somministrati al 25% degli over 65
Straniero: "Numeri molto molto bassi per una vaccinazione che doveva essere di massa e invece diventa per pochi e in questo contesto prosperano i privati"
"Un flop annunciato". Così il consigliere regionale dem Lecchese Raffaele Straniero ha definito oggi, martedì 1 dicembre 2020, la campagna di vaccinazione antinfluenzale promossa dal Pirellone in tutta la nostra regione e anche sul nostro territorio. Lo ha fatto durante una conferenza online promossa dal gruppo consiliare del Pd in Regione che ha visto anche la partecipazione di Samuele Astuti, capogruppo in III Commissione Sanità.
Vaccinazione antinfluenzale, "Un flop annunciato"
"Il flop della Regione sui vaccini antinfluenzali, che noi avevamo preannunciato già a luglio, è oggi sotto gli occhi di tutti - ha sottolineato Straniero - Quest'anno, e lo hanno detto tutti gli esperti già dalla scorsa primavera, si sarebbe dovuta prestare una particolare attenzione a questo tema. Si sarebbe dovuto vaccinare il maggior numero possibile di persone contro l'influenza per non intersecarsi con il tema Covid e per sapere per tempo che un soggetto che presentava determinati sintomi non era stato colpito dall'influenza proprio perchè era stato vaccinato".
Ma secondo Straniero, e in generale secondo l'intero Pd Lombardo che ormai da mesi insiste con fermezza su questo argomento, la situazione attuale è ben diversa. "Ritardi, gare disastrose o deserte , errori, mancate forniture: abbiamo più volte ribadito alla Regione che era necessario correggere il tiro per essere pronti ad ottobre o al massimo a novembre - ha ricordato l'ex sindaco di Oggiono - Siamo riamasti inascoltati e i numeri sono impietosi".
Vaccinazione antinfluenzale: la situazione in Lombardia
Ma quali sono questi numeri? A snocciolare quelli su base regionale, ricostruendo l'iter della campagna antinfluenzale lombarda, è stato il consigliere Astuti. "Siamo in estremo ritardo. Solitamente in questo periodo la campagna dovrebbe essere arrivata alla fine invece ieri sera (lunedì 30 novembre 2020) è stata aperta ennesima procedura d'urgenza per recuperare vaccini". In Lombardia la pianificazione è iniziata lo scorso febbraio "ma la nostra regione attraverso Area, la centrale acquisti, è incappata in una serie di errori che ci ha portato appunto a ieri con la 13esima procedura di gara".
Ad oggi in regione ci sono circa 3 milioni di persone considerate "in target" cioè persone per le quali il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione e addirittura la rende gratuita. "In realtà il Pirellone, convinto che non tutti si vogliano vaccinare, si è posto un target inferiore, con 2, 8 milione di dosi - ha sottolineato Astuti - Secondo noi sono troppo poche. Ma al di là di questo la realtà è che questi 2,8 milioni non ci sono, mancano almeno 700 mila dosi, e non lo diciamo noi, bensì lo stesso assessorato al Welfare che con l'ennesima procedura urgente addirittura non cerca direttamente dosi, ma intermediari che che le reperiscano".
Vaccinazione antinfluenzale: la situazione a Lecco
E' stato invece Raffaele Straniero a fare un focus sul Lecchese fornendo gli ultimi dati, messi a disposizione dalla Ats della Brianza, che sono aggiornati al 25 novembre, ovvero la scorsa settimana. "A quella data nemmeno il 50% delle richieste prenotate erano state evase. Anzi siamo ben lontani. Avevamo avuto segnali già a fine ottobre quando molti appuntamenti già fissati nei poliambulatori erano stati spostati o cancellati. E' dai medici di medicina generale che arriva un continuo allarme perchè le dosi non giungono".
Straniero ha citato, come esempio lampante, quanto successo a Oggiono dove il Comune aveva messo a disposizione la sala consiliare per effettuare le somministrazioni ma "l'evento" è stato annullato per la mancanza dei vaccini. "Il flop è in un certo senso certificato dalla nostra Ats che ha segnalato ritardi nelle consegne e ha già annunciato che l'ultima tranche avverrà entro la metà di dicembre. Molto probabilmente i medici di medicina generale riceveranno molte meno dosi di quanto previsto ".
Ovvero? I medici che hanno più di 300 pazienti riceveranno 40 flaconi, da 200 a 299 pazienti 30 flaconi, da 100 a 199 20 falconi e gli altri solo 10. "Sono numeri molto molto bassi per una vaccinazione che doveva essere di massa e invece diventa per pochi e in questo contesto prosperano i privati".
Nel Lecchese vaccini somministrati al 25% degli over 65
Ma quanti sono i lecchesi che sono già stati vaccinato contro l'influenza? "Per quanto riguarda gli over 65 per il nostro territorio sono stati richiesti 200mila vaccini, pari al 75% degli assistiti - ha spiegato straniero con i dati Ats alla mano - Di questi ne sono stati distribuiti nelle prime due tranche 136mila e ne sono stati effettuati, alla scorsa settimana 53 mila che è circa il 25% del target, obiettivo molto modesto". Un percentuale per altro in linea con quella dell'intera regione dove sono srate somministrate circa 700 mila dosi, pari a un quarto della popolazione target