Cimitero di Rancio, ossari "a pezzi" da otto mesi
Il consigliere Brigatti (Lecco merita di più) chiede intervento di ripristino "per rispetto ai Morti".

Al cimitero di Rancio una parte degli ossari giace al suolo crollata ormai da otto mesi senza che il Comune si sia ancora preso la briga di intervenire. Dopo le segnalazioni dei cittadini e dopo il sopralluogo dell'allora assessore Lorenzo Goretti, era soltanto stato tirato un nastro biancorosso che a un certo punto qualcuno ha strappato. A segnalare pubblicamente la situazione è stato il consigliere comunale Simone Brigatti di Lecco Merita di Più, interpellando nella seduta di ieri sera, lunedì 30 novembre 2020, con una domanda di attualità il neoassessore alla "Cura della città" Maria Sacchi.
Crollo ossari al cimitero di Rancio
"Durante lo scorso marzo sono crollati alcuni ossari a seguito del cedimento del cemento e delle cornici marmoree che li sostengono, e da quella data non è stato ancora sistemato nulla" ha fatto sapere Brigatti. "Fortunatamente (se così si può dire) il crollo è avvenuto durante il primo lockdown, quindi quando i cimiteri erano chiusi, evitando che potessero esserci danni alle persone oltre che alle cose".
Brigatti: "Situazione pericolosa"
I residenti avevano subito segnalato la problematica al Comune, "ma gli unici interventi sono stati la muratura degli ossari a vista e il posizionamento di un nastro per delimitare l’area e impedire l’accesso agli ossari stessi - ha riepilogato il consigliere azzurro - Grazie invece alla buona volontà di alcuni privati è stato possibile quantomeno ridare un nome a tutti gli ossari, anche quelli attualmente senza lastra, perché rotta dal crollo". L’ex assessore Lorenzo Goretti e il dirigente di area avevano pure visitato il cimitero, "ma la situazione non è cambiata" denuncia Brigatti: "Sembrerebbe essere invece bastato (lo dico con amarezza) aver presentato mercoledì il titolo della mia segnalazione per vedere in pochi giorni l’area degli ossari pulita e il nastro ripristinato. Tuttavia la situazione rimane non solo indecorosa, ma anche pericolosa, in quanto vi sono cavi elettrici dei lumini a vista, vi sono altre lastre a rischio caduta e il nastro potrebbe essere strappato nuovamente da chi vuole accedere all’ossario stesso".
Manutenzione a carico del Comune
Brigatti ha richiamato ai suoi "doveri" l'Amministrazione comunale: "Ricordo che sono a carico del Comune sia la manutenzione del muro, sia la lastra in bianco che chiude l’ossario: il privato paga la concessione trentennale e l’allestimento della lastra stessa. Il fatto tra quegli ossari possano esserci concessioni scadute non cambia la sostanza del problema, che è di decoro urbano e di riguardo per i defunti".
"Quello che è certo, è che bisogna intervenire celermente per ripristinare gli ossari per rispetto sia dei morti, sia dei parenti che vorrebbero anche solo portare un fiore e non hanno la possibilità di farlo" ha sollecitato Brigatti. "La soluzione potrebbe anche consistere in uno spostamento temporaneo in altri ossari vuoti presenti nel cimitero: questo da un lato per permettere lo svolgimento delle valutazioni in merito alla tenuta strutturale delle mura, dall’altro per evitare che a causa della pioggia e del freddo possano avvenire ulteriori crolli, con conseguenze peggiori".
Situazioni simili nei cimiteri di Laorca e Castello
"Mi sono state segnalate situazioni simili anche in altri cimiteri, in particolare a Laorca e a Castello - ha aggiunto il consigliere di Lecco merita di più - Mi auguro in questi casi si possa intervenire preventivamente al fine di evitare nuovi crolli, magari utilizzando le ingenti risorse che il comune ottiene dai servizi cimiteriali".
La risposta dell'assessore Maria Sacchi
Brigatti ha concluso chiedendo quando verrà risolto il problema e "se dopo 8 mesi è stato previsto un programma per le azioni da mettere in atto per il ripristino degli ossari. Queste sono le domande che mi sono state fatte dai cittadini e che attendono una risposta del Comune. Perché le prime cose che i lecchesi stanno chiedendo al sindaco non sono i grandi progetti, ma sono l’attenzione alle “piccole cose” e la cura dei rioni della nostra città".
Una prima risposta è arrivata durante il consiglio dall'assessore Maria Sacchi, che ha preso in carico la delega ai Lavori pubblici e al patrimonio un mese e mezzo fa. "Ad oggi non ho risposte specifiche al riguardo. Mi premuto però di sentire gli Uffici".