Lombardia zona arancione. Fontana: “Grazie ai sacrifici dei lombardi”
Si attende solo la comunicazione del Governo che definirà anche la data di inizio del provvedimento.
La Lombardia passa da zona rossa a zona arancione. A comunicarlo sono stati Alessandro Fermi, presidente del Consiglio regionale, e il presidente della Regione, Attilio Fontana.
Lombardia zona arancione: l’annuncio
“Siamo in zona arancione – ha scritto poco dopo le 15 dalla sua pagina Facebook – A breve la comunicazione del Governo”. Poco dopo è arrivato anche il tweet di Fontana: “Grazie ai sacrifici dei lombardi, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali. A breve la decisione del Governo”. Pare lontanissimo lo sfogo proprio di Fontana che, solo ieri, se la prendeva con il Governo, reo a suo dire di non voler far passare la Regione alla zona arancione
Attesa, insieme alla comunicazione ufficiale, anche la data di inizio del provvedimento.
Cosa cambia?
Nelle regioni attualmente in zona arancione, queste sono le regole in vigore:
- Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.
- Vietati spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune.
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Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
- Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Stop a musei e mostre.
- Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.
- Didattica a distanza per le scuole superiori, ad eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
- Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.