Pescate

Continua il botta e risposta tra Redaelli e De Capitani sulle scuole

Non accenna a placarsi, anzi diventa sempre più acceso il dibattito sulle scuole

Continua il botta e risposta tra Redaelli e De Capitani sulle scuole
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Non accenna a placarsi, anzi diventa sempre più acceso il dibattito sulle scuole pescatesi con un serrato botta e risposta tra il consigliere Roberto Redaelli e il sindaco Dante de Capitani. Dopo la "bordata del primo, e la replica puntuale del secondo, è ancora Redaelli a tornare all'attacco con una controreplica che, anche in questo caso, ospitiamo integralmente.

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1. Come al solito il borgomastro capisce (e commenta) solo ciò che gli fa comodo, evitando di parlare delle cospicue tasse da me criticate e dei chiaro numeri riportati nel mio intervento. I numeri parlano da soli.
2. Nessuno ha parlato di far differenze tra i bambini. Ho chiaramente scritto che il mio pensiero, negli anni che lo permettono, è quello di tirare la cinghia e mettere fieno in cascina per gli anni dove i numeri dei nascituri ci sono avversi. Quando i numeri lo permettono, perché regalare tablet, ecc. pagati con le tasse dei Pescatesi? In tali anni facciamo le “formichine” e risparmiamo spese futili.
3. Sui pomeriggi in più (un servizio aggiuntivo, a pagamento - che non va confuso con i regali materiali, tablet, ecc. come cerca di fare il sindaco), è evidente che si possono fare certamente ragionamenti differenti; così come viene fatto, ma andrebbe ulteriormente differenziato (correttamente proporzionato) per il servizio scuolabus (visto che è chiaro a cosa è dovuto il maggior costo).
4. In riferimento alla scuola, ai cambiamenti e miglioramenti, il grazie va e deve andare a Marcello Giro (ex assessore e vice sindaco) che, anche lui, casualmente non fa più parte del “gruppo” (in paese tutti sanno perché ha chiuso i rapporti col sindaco). Ben altro polso lui aveva nella gestione, con una attenzione anche ai numeri (costi). Qualcuno poi ha cercato di copiare il meccanismo, perdendo però di vista i numeri (e le conseguenti implicazioni sugli esborsi / tasse dei Pescatesi - tutti, nessuno escluso).
5. Nessuno ha parlato di servizi ai solo residenti, bensì è stata criticata la frase relativa alla priorità dei servizi, in base ai genitori che lavorano e non prima i residenti che già pagano oltre 200.000 € di tasse per sostenere il piano di diritto allo studio. Tale priorità la ritengo certamente più sensata, un po’ come avviene anche per la priorità ad accedere alle scuole di Pescate, stesso meccanismo.

6. In relazione all’ultimo capoverso, il regnante sa benissimo che non ho mai avuto problemi a dirgli le cose in faccia, così come fatto quando, senza ragionevolezza e dialogo, ha buttato fuori dalla palestra i bambini di un sodalizio del paese. Lì si che i bambini sono stati discriminati per un errore organizzativo del comune. Posso dire che li certamente i bambini non erano “felici” (come lui si auto-scrive sui cartelloni).
7. In relazione ai consigli comunale, un bel giorno il sindaco, scappata tutta la minoranza e ricevendo critiche dai suoi stessi consiglieri, per la paura di non aver più la maggioranza, si è trincerato dando direttiva agli altri consiglieri di non venire in prima convocazione (dove in tutti i paesi “NORMALI” si svolgono i consigli). Io ed il consigliere Molteni ragioniamo con la nostra testa, non accettiamo queste imposizioni unilaterali del borgomastro (che ha paura di non avere il consenso del consiglio) e continueremo ad andare in prima convocazione (quando dovrebbe svolgersi, in tutti i paesi normali, il consiglio). Va bene che lui pensa di essere il Re del paese, ma non per questo devono essere avvallate tutte le sue particolarità...

Roberto Redaelli

 

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