Test sierologici e tamponi, Ats: "Tutti i cittadini con sintomi del Coronavirus segnalati dai medici verranno sottoposti alle analisi"
Dopo la lettera "di fuoco" i sindaci di Garlate, Pescate e Galbiate hanno incontrato il direttore di Ats Brianza e il presidente della Conferenza dei Sindaci
Dopo la lettera inviata al direttore di Ats Brianza Silvano Casazza, al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, all’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera e per conoscenza anche al Ministro della Salute Roberto Speranza, al presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli e al prefetto di Lecco Michele Formiglio in merito ai test sierologici e ai tamponi, i sindaci di Pescate Garlate e Galbiate hanno incontrato ieri, lunedì 1 giugno, il direttore Casazza e il presidente della Conferenza dei Sindaci Flavio Polano. Un incontro chiarificatore in cui è stato assicurato ai tre primi cittadini che tutti i cittadini sintomatici al Coronavirus, segnalati dai medici di base, verranno sottoposti alle analisi.
Test sierologici e tamponi, Ats: "Tutti i cittadini con sintomi del Coronavirus segnalati dai medici verranno sottoposti alle analisi"
"Dopo la nostra lettera del 7 maggio scorso al direttore, e dopo la sua risposta pervenuta in municipio il 15 maggio 2020 che non avevamo ritenuto esauriente, c’e’ finalmente stata l'occasione di confrontarci qui a Lecco, faccia a faccia sulla questione tamponi" spiegano Dante De Capitani, sindaco di Pescate, il sindaco di Garlate Giuseppe Conti e il sindaco di Galbiate Piergiovanni Montanelli. De Capitani ha illustrato i contenuti della missiva con la quale i tre primi cittadini chiedevano sostanzialmente per quale motivo non venivano fatti a tamponi a tutti i cittadini sintomatici al virus. Non solo ma nella lettera i tre sindaci non avevano nemmeno escluso "anche iniziative “forti” in caso di mancata effettuazione di tamponi come quella di rivolgerci ad altre ATS anche al di fuori dei confini della Regione Lombardia, organizzando anche viaggi dedicati per ivi avere i servizi costituzionalmente dovuti. In più al fine di dimostrare quello che ho sostenuto e cioè che chi ha i soldi i tamponi li può fare rapidamente e chi i soldi non li ha aspetta le calende greche per averli, ho mostrato al direttore generale di ATS Brianza le mail arrivate in municipio e sulla mia posta ufficiale in cui istituti privati sanitari pubblicizzano l’effettuazione di tamponi a pagamento e in tempi rapidissimi - aggiunge De Capirani - Mail che il direttore ha chiesto visonare per verificarne i contenuti, visto che con gli istituti privati ci sono protocolli ben precisi. In sostanza il direttore ha spiegato che oggi la normativa regionale si è evoluta e che dal 7 maggio (contestualmente alla nostra lettera) è stata approvata una delibera regionale la n XI/3114 avente titolo “Determinazioni in merito alle attività di sorveglianza in funzione dell’epidemia Covid-19” che fissa un nuovo protocollo garantendo tamponi a tutti i cittadini sintomatici al virus.
Il nuovo protocollo
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Il protocollo prevede in pratica questi passaggi:
- Il cittadino anche debolmente sintomatico al virus chiama il medico di base che oggi si chiama medico di medicina generale (MMG) oppure i Pediatri di libera scelta (PLS) e descrive compiutamente i sintomi.
- Il medico in caso di presenza di un caso sospetto è tenuto a disporre l’isolamento del paziente e degli eventuali contatti famigliari/conviventi acquisendo i dati per la segnalazione.
- Ai fini di intercettare tempestivamente i possibili casi di infezione è fatto obbligo ad ogni medico di segnalare tutti i casi, anche al solo sospetto, utilizzando il sistema informatico sMAINF a cui si accede tramite il sistema SISS.
- Il giorno dopo l’ATS scarica dal sistema tutti i nominativi e li contatta uno ad uno per effettuare il tampone nella sede di Oggiono o più raramente presso l’ospedale di Lecco, orientativamente nel tempo di due, tre giorni.
- Se il cittadino non ha i mezzi per recarsi presso la struttura sanitaria l’ATS esegue i tamponi a domicilio.
- Se il tampone risulta negativo la sorveglianza cessa, mentre se positivo la sorveglianza viene prolungata.
La responsabilità dei medici
"Quindi il direttore ha assicurato che TUTTI i cittadini sintomatici hanno la possibilità di effettuare il tampone gratuitamente con le procedure descritte nella delibera regionale, la quale dispone altresi che “e’ fatto obbligo a ogni medico di segnalare tutti i casi, anche al solo sospetto”. Questo è molto importante a mio avviso perché significa che – ai sensi della delibera regionale - se il cittadino sintomatico non ottiene il tampone è solo perché il medico non l’ha inserito nel sistema sMAINF e a questo punto il cittadino sa a chi rivolgersi" prosegue De Capitani.Ricordo che questa procedura è in vigore da poco perché la delibera regionale è stata approvata solo il 7 maggio 2020, per cui tutti i cittadini che ritengono di avere ancora sintomi sono pregati di contattare nuovamente il proprio MMG o PLS che sicuramente provvederà all’iscrizione al sistema.In sostanza non si dovrebbero più ripetere i casi in cui il medico segnalava ad ATS e poi i tamponi venivano eseguiti dopo settimane o proprio non venivano eseguiti.E questo vale solo per i cittadini sintomatici che quindi possono avere il tampone gratis, mentre quelli asintomatici se vogliono, per curiosità propria o per sicurezza personale, verificare se hanno il virus oppure no, possono andare a pagamento in una delle strutture convenzionate con Regione Lombardia.Se le cose stanno così e non ho motivo di dubitarne anche perché il direttore mi è parso una persona molto seria e molto preparata - e quel che ha detto è altresi supportato da documentazione di legge- , è stato rimarcato finalmente il principio per cui chi è ammalato o crede di esserlo viene esaminato e curato gratuitamente dallo Stato, mentre chi ammalato non lo è, se vuole solo informazioni sul suo stato di salute, le paga e si rivolge presso le cliniche private".
Gli impegni di Ats
Al termine dell'incontro quindi ATS, anche sulla base delle ultime delibere regionali, è impegnata ad effettuare tutti i tamponi richiesti dai medici di base, sulla base del riscontro da parte degli stessi di sintomi o segnali che possono far presumere o sospettare la presenza del coronavirus nel paziente.La procedura, in questi casi, è la seguente: il medico di base constata i sintomi e trasmette la richiesta all'ATS, mette in sorveglianza il paziente stesso, e le persone che hanno avuto contatti con lui, fino all'esito del tampone. Se questo è negativo la sorveglianza cessa, se questo è positivo, la sorveglianza viene prolungata fino alla data stabilita dall'ATS. La procedura prevede che fin dal giorno successivo alla segnalazione l'ATS prenda in carico il paziente e l'esito si ha entro pochi giorni. Le sedi a ciò dedicate sono il presidio di Oggiono e l'Ospedale di Lecco. Per chi non può muoversi è possibile per il medico curante chiedere che tutto si svolga a casa del paziente.
Soddisfatti i tre sindaci
"I test sierologici sono materia più complessa ancora non del tutto perfezionata e sono oggetto di campagne di effettuazione per categorie o secondo criteri statistici - sottolineano i tre sindaci - Siamo sollevati dall'esito dell'incontro perché si è chiarito come è possibile per i cittadini che ne hanno bisogno, riscontrano sintomi e sono in precario stato di salute, poter effettuare i tamponi in modo semplice, in tempi accettabili e all'interno della sanità pubblica (e quindi in modo gratuito)".