Traghetto Bellagio-Varenna: un servizio pubblico sopra le regole?
di Rino Gilardi

Buongiorno, oggi pomeriggio intorno alle 16,30 mi trovavo in moto a Bellagio quando la voglia di traghettare verso Varenna si impadronisce di me. Entro in biglietteria munito della mia bella mascherina come da decreto ministeriale, obbligatorio per regione Lombardia e chiedo all'operatore, non munito di dispositivi di sicurezza anche se dietro un vetro, l'orario per il trasporto . Senza nemmeno alzare lo sguardo continua imperterrito a messaggiare con il suo telefonino quando per grazia ricevuta mi risponde," tra 5 minuti" perfetto dico io. Chiedo biglietti per due adulti e una moto. pronto a pagare il conto mi chiede " ha i guanti? altrimenti non può salire a bordo .Non voglio creare discussioni, è stata una giornata fantastica fino a questo momento.Esco, salgo in sella e percorro tutta la sponda verso Lecco non perdendomi nemmeno un angolo di questo paradiso ma con la mente occupata sull'accaduto . Perché tutte le attività' commerciali sono obbligate ad avere fuori dal proprio negozio, ufficio, aziende supermercati ecc. ecc. santificante e guanti? Questo e' un servizio pubblico a pagamento, di gestione del ministero delle infrastrutture e dei trasporti eppure non li fornisce. Perché le persone che attendevano il traghetto erano accalcate fuori invece di mantenere le distanze e nessuno le faceva rispettare? Poi si parla di ripresa e di turismo. Ma se non riusciamo a gestire nemmeno le cose di casa nostra come possiamo pretendere di tornare alla normalità sanitaria ed economica? Grazie alla gestione del servizio di navigazione.
Rino Gilardi