Scandalo protesi Adiconsum tutela i trapiantati
Tanti cittadini preoccupati si sono rivolti all'associazione e sono pronti ad azioni legali
Adiconsum Monza Brianza e Lecco scende in campo a tutela delle vittime del cosiddetto scandalo protesi.
Scandalo protesi, le indagini continuano
«L’indagine penale è tuttora in corso e come associazione di consumatori riteniamo di doverne seguire con particolare attenzione gli sviluppi. Vogliamo garantire ai cittadini la massima tutela del diritto alla salute». Lo hanno detto i responsabili di Adiconsum Monza Brianza e Lecco.
L'inchiesta
Il riferimento è in particolare all’inchiesta della magistratura che ha smascherato un presunto giro di mazzette, fra protesi «scadenti», soldi e regali per il «disturbo» di medici e chirurghi. Tre medici del Policlinico e della Clinica Zucchi sono stati arrestatie altre 18 persone sono state coinvolte a vario titolo. Nell’occhio del ciclone sono finiti quindi i due gruppi ospedalieri (Clinica Zucchi e Policlinico di Monza). Tre invece i medici lecchesi coinvolti: Davide Cantù e Olgra Franchini di Lecco e Michele Bonanomi di Merate. Coinvolto anche il dottor Fabio Bestetti che lavorava al Mangioni Hospital di Lecco.
Tanti cittadini preoccupati
"Lo scandalo che ha investito la sanità privata di Monza è fonte di grande preoccupazione". I pazienti ai quali sono state impiantate le protesi e soprattutto le loro famiglie temono gravi conseguenze. Nelle ultime due settimane, numerosi cittadini si sono presentati agli sportelli di Adiconsum Monza Brianza e Lecco preoccupati per le condizioni di salute. In tanti ora chiedono come avviare possibili azioni legali.
Gli sportelli
I cittadini che volessero maggiori informazioni in merito alla vicenda possono quindi recarsi agli sportelli Adiconsum.
Gli sportelli sono aperti a: Monza, martedì e giovedì, ore 9-12 e 14,30-17,30. Lecco, martedì, ore 9-12 e giovedì, 14-17. Vimercate, mercoledì 14,30-17.30. Carate, Brianza, martedì, 9-12.Seregno, venerdì, 9-12. Barzanò, martedì e giovedì, 14,30-18.