La ripartenza

Nel Lecchese negozi di abbigliamento e calzature pronti alla riapertura

"Sappiamo che dovremo adeguarci a tutta una serie di indicazioni, ma noi commercianti siamo bravi ad adattarci e a cambiare il nostro modo di gestire un negozio, come abbiamo fatto in passato per "contrastare" nemici diversi dal Coronavirus"

Nel Lecchese negozi di abbigliamento e calzature pronti alla riapertura
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Il 18 maggio, a meno di novità dell'ultima ora, i negozi di abbigliamento e calzature dovrebbero potere riaprire i battenti: durante l'emergenza Covid-19 gli unici a potere alzare la saracinesca del proprio esercizio sono stati gli esercenti di vestiti per bambini. In vista di questa riapertura il presidente di Federmoda  Confcommercio Lecco, Oscar Riva, è fiducioso: "Siamo pronti: ci siamo preparati per questa fatidica data del 18 maggio. Dopo due mesi e mezzo di chiusura la situazione è chiaramente difficile. Abbiamo di fatto perso l'intera stagione primaverile e abbiamo merce che difficilmente riusciremo a vendere, soprattutto se dovesse "scoppiare" il caldo.

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Nel Lecchese negozi di abbigliamento e calzature pronti alla riapertura

"Visto il punto di partenza è chiaro che quello che ci serve sono aiuti concreti dallo Stato - prosegue Riva -  Abbiamo bisogno di liquidità per avere un po' di ossigeno e resistere, oltre a un sostegno dal punto di vista fiscale per riuscire a pagare quanto dovuto con tempi più lunghi del solito. Chi era esposto con le banche fa fatica, chi ha bisogno di potere accedere a finanziamenti pure: gli istituti di credito fanno il loro lavoro, ma la verità è che i rubinetti sono più chiusi di prima e il sostegno economico alle imprese avviene solo a parole!".

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Ma come riapriranno i negozi di abbigliamento e calzature?

"Sappiamo che dovremo adeguarci a tutta una serie di indicazioni, ma noi commercianti siamo bravi ad adattarci e a cambiare il nostro modo di gestire un negozio, come abbiamo fatto in passato per "contrastare" nemici diversi dal Coronavirus. Certo le voci iniziali relative alla sanificazione hanno disorientato i clienti e anche diversi colleghi e a tutt'oggi  non ci sono disposizioni stringenti anche in relazione all'utilizzo di determinati prodotti. Ma tutti, ad esempio, siamo pronti a utilizzare spray igienizzanti per trattare immediatamente i capi o le scarpe provate dal cliente. Avremo mascherine e faremo rispettare le distanze: nessuno vuole lavorare fuori dalle regole anche se è anche vero che proprio sulle regole servirebbe maggiore chiarezza nell'interesse di tutti. Sappiamo che, dovendo contingentare gli ingressi, avremo meno persone nei nostri negozi, ma la salute e la sicurezza di dipendenti e clienti sono una priorità. E poi ci siamo abituati a fare la coda fuori dagli esercizi e da consumatori abbiamo imparato a "convivere" con mascherine e distanziamenti...". 

L'ultima incognita è legata alla propensione al consumo delle persone

"Molti clienti in queste settimane mi hanno chiamato per avere informazioni sulla riapertura e questo è successo a tanti colleghi. Crediamo che ci sia voglia di andare a fare acquisti: anche chi ha aperto nelle scorse settimane ha avuto buoni risultati. Certo, non ci saranno le code fuori dai nostri negozi e servirà molta cautela. Però sono fiducioso che si possa ripartire e tornare a lavorare".

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