Uffici postali

Emergenza coronavirus, Poste: "Uffici chiusi se non si rispettano le prescrizioni di Legge"

Slc Cgil settore Poste Lecco: "Reputiamo che la mancata chiusura degli uffici postali e di recapito sia un grave errore"

Emergenza coronavirus, Poste: "Uffici chiusi se non si rispettano le prescrizioni di Legge"
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Su emergenza coronavirus e apertura degli uffici postali si sono riuniti a discuterne SLC CGIL settore Poste della Lombardia e la SLC di Lecco.

Coronavirus, il comunicato di Slc Cgil settore Poste Lecco

Slc Cgil settore Poste della Lombardia e la Slc di Lecco avevano chiesto al Management lombardo ed anche alle Prefetture e alle Filiali, tra cui quella di Lecco, che tutti gli uffici e recapiti venissero chiusi fintanto che non fossero messi in sicurezza e dotati di DPI tutte le operatrici e gli operatori. "In taluni casi ci era stato risposto che fintanto che il territorio di Lecco non fosse inserito nella zona rossa, nulla di tutto questo era obbligatorio. Una visione della prevenzione del contagio alquanto discutibile".

"Queste non sono emergenze"

"Sono arrivate le chiusure, ma purtroppo blocchi a singhiozzo non hanno risolto la situazione. Locali non blindati e lay-out commerciali senza alcuna barriera di protezione. La gente si è affollata negli uffici rimasti aperti per fare le operazioni più disparate, come se nulla sia stato dichiarato. Buoni ai minori, depositi sui libretti, ricariche poste pay, ricariche telefoniche, pagamenti bollettini ad associazioni religiose ecc. mentre nel recapito PCL sono stati svolti i servizi di consegna stampe, estratti conto ecc ecc. insomma i più disparati. Non sono emergenze queste. La gente dovrebbe rimanere a casa e uscire solo per casi gravi. Gli uffici ed i recapiti vanno chiusi tutti se non c'è rispetto delle prescrizioni dettate dalla Legge. Non ci sono alternative senza le condizioni di sicurezza".

"Pare non ci sia consapevolezza del contesto di emergenza"

"Molti Uffici e Centri Recapito sono ancora sprovvisti di mascherine, disinfettanti e di norme minime a garantire la salubrità delle persone. I guanti non esistono, manca l’addestramento per l’utilizzo delle protezioni, manca personale all’ingresso che garantisca una selezione degli ingressi. In questa situazione di emergenza sanitaria c’è soprattutto da preoccuparsi della salute di tutte le maestranze del comparto. Andava garantito solo il servizio universale. Pare che non ci sia consapevolezza e coscienza del contesto di emergenza che stiamo vivendo".

"Non si può lavorare a contatto con la gente in maniera serena"

"Reputiamo che la mancata chiusura degli uffici postali e di recapito sia un grave errore. I contatti con il pubblico andavano eliminati. Rischiamo in maniera sprovveduta il contagio di migliaia di persone. In tutto questo non si riesce più ad accettare i comunicati sterili e ridondanti relativi a riunioni, manca la messa in atto dei provvedimenti condivisi e concordati. Non si può lavorare a contatto con la gente in maniera serena, senza avere la fornitura dei DPI completi e coerenti con i protocolli di prevenzione, serve un programma quantomeno settimanale di sanificazione di tutti i locali aperti al pubblico".

Da domani verifiche negli uffici del territorio

"Verificheremo da lunedì 16 marzo 2020 in ogni Ufficio Postale ed in ogni Centro di Recapito PCL del territorio lecchese l’applicazione delle nuove disposizioni odierne rispetto al “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro”".

"Chiediamo concretezza e collaborazione"

"Chiediamo concretezza e collaborazione trasversale a tutti i soggetti che possono in maniera sinergica migliorare tempestivamente queste condizioni. Oggi le maestranze sono in una condizione di sconforto panico e paura. Siamo certi che condividendo e praticando tali linee avremmo modo di superare insieme il periodo di gravi criticità che ci aspetta" conclude Slc Cgil settore Poste Lecco.

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